Di Maio, ultimo attacco a PD e Lega
Lo stallo politico in Italia sembra aver spazientito il leader del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, che ha tuonato contro Lega e Pd, con i quali aveva pure cercato un’alleanza post elezioni: “Sono 65 giorni che ho chiesto ai partiti di firmare un contratto con le forze politiche per fare le cose che servono agli italiani. Nessuno si è seduto al nostro tavolo: ho detto a Salvini di fare il governo del cambiamento sganciandosi da Berlusconi. Gli ho anche detto che avrei fatto un passo indietro. Ora si deve tornare a votare. Ho smesso di sperare che ci possa essere una svolta con le Lega, potevamo fare qualcosa di positivo: non hanno voluto. Se il PD è ancora Renzi, come ha dimostrato, io vi dico che con il PD non voglio avere più nulla a che fare. A che serve votare il PD: non può stare all’opposizione perché non risolverebbe il problema degli italiani, e non vuole stare al governo.“
Pressing su Silvio Berlusconi
Un vero e proprio pressing quello che in queste ore la lega sta attuando su Berlusconi, allo scopo di far fare un passo indietro allì’ex cavaliere e permettere così la partenza di un governo sull’asse Movimento 5 Stelle Lega Nord. Il più esplicito di tutti verso il leader di Forza Italia è stato il capogruppo della Lega alla camera Giancarlo Giorgetti, l’alto esponente del Carroccio chiede infatti agli azzurri di trovare una soluzione alternativa che possa permettere la partenza di un governo politico. Le richieste fino adesso inascoltate potrebbero fare breccia su alcune parti di Forza Italia spaventata di un eventuale ritorno al voto in tempi brevi.
Nuovo fronte di tensione per Donald Trump
Secondo fonti giornalistiche riferibili a New York Times il presidente americano Donald Trump sarebbe intenzionato di riconfigurare l’accordo sul nucleare iraniano. Per il giornale La decisione sarebbe stata già comunicata a Macron durante un colloquio telefonico avvenuto in mattinata. Il presidente Trump parlando con i giornalisti nel pomeriggio americano ha confermato la sua intenzione, accusando al contempo gli iraniani di mentire. Il congresso americano dovrà adesso confermare l’uscita degli Stati Uniti d’America dall’accordo e riattivare le sanzioni economiche verso Teheran. L’accordo era stato raggiunto a Vienna nel 2015 dalla precedente amministrazione americana. L’UE confermando la tesi francese si schiera invece con Theran.
A fuoco un autobus in pieno centro a Roma
Attimi di paura attenzione stamattina a Roma in pieno centro quando un autobus delle linee cittadine è stato completamente distrutto da un incendio. Il mezzo stava attraversando via del Tritone a pochi passi da Palazzo Chigi quando per cause ancora da accertare dal vano motore si sono sprigionate le fiamme, il fuoco si è propagato sull’intera struttura distruggendo completamente il mezzo. Dai primi accertamenti sembrerebbe che l’incendio sia stato causato da un corto circuito negli impianto elettrico. Solo la prontezza dell’autista che ha fatto immediatamente scendere tutti i passeggeri ha evitato che l’incendio potesse trasformarsi in una strage, Per fortuna infatti si conta solamente una ferita, la donna la commessa di un negozio si era affacciata ustionandosi si leggermente. La procura di Roma aperto un’indagine con la fattispecie di reato di rischio dell’incolumità pubblica.
Quattro arresti per il Raid dei Casamonica
La squadra mobile romana ha proceduto stanotte all’arresto di 4 persone riconducibili a vario titolo al crudele pestaggio avvenuto in un bar del Nord Est della capitale. I 4 conosciuti tramite le telecamere di sorveglianza sono Antonio Casamonica e Alfredo Di Silvio, due fratelli di quest’ultimo Vincenzo ed Enrico sono finiti in manette per l’aggressione al barista dello stesso bar. Durante le operazioni di arresto due giornalisti sono stati aggrediti da alcune donne che in quel momento erano scesi in strada per difendere la banda. Ai quattro probabilmente sarà contestata anche l’aggravante del metodo mafioso.
Coppa di Francia, vince il PSG ma quanti applausi al Les Herbiers
E’ andata in scena l’attesa finale della Coppa di Francia: allo Stade de France di Saint Denis il Paris Saint Germain miliardario ha battuto 2-0 i semidilettanti del Les Herbiers, squadra della terza divisione transalpina che si sta dibattendo per non retrocedere nella quarta. Con i gol di Lo Celso e Cavani su rigore Unay Emery ha salutato con un titolo la panchina del PSG, e tra l’altro con questo titolo Dani Alves, con 39 trofei, è diventato il giocatore più vincente della storia del calcio. Ma tutti gli applausi sono stati per i ragazzi del Les Herbiers, che hanno tenuto testa a una delle squadre più ricche del mondo.