Carmignano Sant’Urbano, provincia di Padova, ieri sera, una serata di morte. Scoppia una lite in famiglia e Mauro Guerra, di 33 anni, è incontrollabile, nessuno riesce a fermarlo, i genitori chiamano i soccorsi. Arrivano carabinieri e infermieri, il Guerra, come risulterà poi, soffre di disturbi mentali, si cerca di applicare il ricovero coatto ma l’uomo fugge nei campi. Uno dei militari riesce a raggiungerlo, ma il Guerra reagisce in modo violento, prende anche un bastone e picchia selvaggiamente il carabiniere. Arriva sul posto un collega e davanti alla scena impugna l’arma e fa fuoco in aria, secondo la sua testimonianza, ma un terzo proiettile colpisce il Guerra. Morirà poco dopo. Si indaga adesso per sapere se il carabiniere abbia sparato contro di lui apposta o per sbaglio, il suo collega è ricoverato con il cranio e la mandibola fratturati e sei costole rotte. Tragica ironia di tutto: l’uomo rimasto ucciso era un ex carabiniere.