Il giornalista Mediaset Guido Meda eroe su Twitter. La voce più conosciuta della Moto Gp si trovava a Trento in vacanza e, connesso a Internet, verso mezzanotte ha cominciato a ricevere vari messaggi sul social network Twitter da un ragazzo di Foggia di 32 anni, disoccupato, divorziato e senza la possibilità di vedere suo figlio: «Aiutami per favore», recitava il primo messaggio indirizzato a Meda, con il giornalista che immediatamente risponde: «In che senso?». Comincia allora una lunga conversazione per circa due ore e mezza a cui Meda non si sottrae, così il foggiano spiega la sua difficile situazione: «Ho bisogno di un qualsiasi lavoro in qualsiasi parte del mondo… Sono veramente alla fine dei pensieri della vita». Guido Meda cerca in ogni modo di tirarlo su e di fargli capire l’importanza di ricominciare a vivere, nonostante gli errori e le difficoltà: «Non riesci perché hai fatto delle cazzate? Riparti, da zero verso il buono. Se tuo figlio guarda te è già un patrimonio no?». Ma il giovane foggiano spiega che non riesce a guardare il figlio perché «non posso dargli il pane», facendo sapere che nella città in cui vive «o hai conoscenze con chi non si dovrebbe o subisci rapine ed estorsioni come mi e già successo». Il giornalista Mediaset allora gli consiglia: «Non farti fregare la vita dalla città. Piuttosto cambiala», ma non basta, e il foggiano improvvisamente scrive: «Prendo le mie gocce basta». Il giornalista allora insiste: «Non dire caz…e, va là. E non farle che non è mai finita». Il ragazzo non risponde a quest’ultimo messaggio, così Meda, preoccupato, chiama la polizia di Trento che a sua volta contatta i colleghi di Foggia. Gli agenti risalgono in breve tempo all’abitazione del giovane e, una volta arrivati, lo trovano ancora davanti al computer, con la madre e la sorella che in quel momento dormono. Una volta rassicurato, gli agenti se ne vanno e il 32enne scrive l’ultimo messaggio prima di mettersi a letto e concludere nel modo migliore la serata: «Dopo una bella chiacchierata con gli angeli blu provo a dormire….».
Guido Meda, dopo la vicenda, ha subito ricevuto molti complimenti per il coraggio e anche solo per il fatto di aver ascoltato un ragazzo qualsiasi con dei problemi personali, anche se adesso il giornalista scrive, sempre su Twitter, che «chiunque la notte scorsa al mio posto avrebbe fatto la stessa cosa. È bravo e bisognerebbe riuscire a continuare ad aiutarlo».