Marcello Dell’Utri è stato cacciato dalla folla che, a Como, gli ha impedito di presentare i diari di Mussolini invocando per lui la stessa fine del duce.
Hanno invocato per lui la stessa fine di Mussolini nel giorno in cui del duce stava per presentare i diari in suo possesso. O almeno, presunti diari in presunto possesso. MA no è questa la questione, Parliamo di Marcello Dell’Utri, cacciato via dal palco del Parolario, rassegna comasca dove un centinaio di persone inferocite semplicemente per la sua presenza lo avrebbe linciato se non avesse abbandonato la scena. «Altro che in galera, devi essere appeso per i piedi», gli hanno urlato. «Sei un mafioso, vergognati», pure. Ed anche: «Uno solo dovete portare dentro e lo sapete. Uno solo, lui», «Fuori la mafia dallo Stato», «Devi andare in carcere» alcune delle accuse rivolte a Dell’Utri. La folla inferocita non si era radunata spontaneamente. I manifestanti che hanno impedito a Dell’Utri di esprimersi liberamente in pubblico, diritto sancito dalla Costituzione, si erano radunati, guarda caso, sotto le insegne del “Comitato per la difesa della Costituzione”. Tra i firmatari del volantino contro Dell’Utr figuravano Anpi, l’Acli, l’Arci, Cgil, il Senato delle Donne.
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