Una chiamata anonima ha fatto scoppiare nuovamente l’allarme terrorismo in Germania: dopo l’attentato a Berlino, la tensione sale a Colonia, dove la stazione ferroviaria è stata evacuata poco fa. Sarebbe stata segnalata la presunta presenza di una bomba, da qui la decisione di chiudere la stazione, far allontanare tutti i passeggeri dalla zona e di effettuare tutte le verifiche del caso. Non è ancora chiaro se la segnalazione sia fondata o se si tratti di un falso allarme, perché le notizie al momento sono confuse e contrastanti. Si attendono le verifiche delle forze dell’ordine per fare chiarezza su questa nuova vicenda che fa crescere ulteriormente la paura in Germania.
Dopo che è stata resa nota l’identità dell’italiana dispersa in Germania dopo l’attentato a Berlino di ieri sera, i familiari della ragazza sono partiti per effettuare il test del Dna. Come riporta Tgcom24 la madre e il fratello di Fabrizia Di Lorenzo, sono nella capitale tedesca per essere sottoposti all’esame. Solo dopo la comparazione del profilo genetico le condizioni della 31enne saranno rese ufficiali. Anche il padre della giovane è in partenza per Berlino. Fabrizia Di Lorenzo vive da anni a Berlino, non lontano dal luogo dell’attentato di ieri, e lavora in un’azienda di logistica, 4Flow. Nell’attentato a Berlino in cui un tir è piombato a tutta velocità sulla folla che visitava i mercatini di Natale, sono morte 12 persone, di cui 6 cittadini tedeschi, e sono rimaste ferite altre 48 persone di cui 18 in gravi condizioni (clicca qui per leggere la notizia approfondita).
Sono in corso in Germania le verifiche sul ragazzo pakistano di 23 anni fermato come presunto autore dell’attentato a Berlino di ieri sera al mercatino di Natale nel centro della capitale tedesca. In particolare, come riporta Tgcom24, è in corso il test del Dna sul giovane proprio per stabilire con certezza se sia lui l’attentatore che con il tir è piombato sulla folla del mercatino facendo una strage. Il bilancio dell’attentato è di 12 vittime e 48 feriti. Il pakistano fermato potrebbe però non essere l’attentatore: se così fosse l’autore della strage sarebbe ancora in fuga. Accertamenti tecnici sono in corso anche sul camion utilizzato per compiere l’attentato di Berlino. Gli esperti stanno cercando eventuali tracce biologiche che possano essere riconducibili al giovane. Il 23enne, nel corso dell’interrogatorio a cui è stato sottoposto dopo esser stato fermato, ha negato di essere coinvolto nella strage.
Potrebbe essere stata coinvolta anche una ragazza italiana nell’attentato a Berlino di ieri sera: il tir che è piombato su un mercatino di Natale, nel centro della capitale tedesca ha fatto una strage, uccidendo 12 persone e ferendone 48. Tra i dispersi ci sarebbe anche una nostra connazionale, secondo quanto riferiscono parenti e colleghi della ragazza, riporta Tgcom24. Il cellulare giovane sarebbe stato trovato sul luogo dell’attentato a Berlino. La ragazza vive e lavora a Berlino già da diversi anni e l’allarme è scattato oggi quando la ragazza non si è presentata a lavoro. L’ambasciata italiana ha lanciato l’appello a chiunque abbia notizie della giovane a comunicarle alla propria sede. Intanto il presunto attentatore è un ragazzo di 23 anni, migrante, che sarebbe entrato in Germania lo scorso febbraio come richiedente asilo: il giovane, che è stato fermato dopo la strage al mercatino natalizio, è stato interrogato e ha negato qualsiasi coinvolgimento nell’attentato di Berlino.
Giuseppe Sala, con un post su facebook, ha annunciato che torna a tempo pieno a fare il sindaco, dopo essersi autosospeso per alcuni giorni in seguito a un avviso di garanzia. “Torno a fare il sindaco, certo della mia innocenza verso un’accusa che non costituisce un condizionamento della mia attività” dice, aggiungendo che “A fronte di questa situazione, avrei potuto limitarmi a una risposta “normale”, e forse anche un po’ scontata, di “fiducia nell’operato della magistratura”. Ma io non credo che le cose si debbano sempre risolvere così. Ho fiducia nella magistratura, certo. Ma non posso negare il mio stupore nell’aver appreso la notizia dalla stampa. Mi direte, non è certo la prima volta. Vero, ciò nondimeno dobbiamo tutti insieme fare uno sforzo per non considerare la cosa “normale”. Non lo è se riguarda un cittadino e non lo è se riguarda il sindaco di Milano, con le responsabilità che porta verso la collettività.
Il 23enne che è stato fermato dopo l’attentato a Berlino di ieri sera, si chiama Naved B., ed è un migrante pakistano che sarebbe arrivato in Germania come richiedente asilo. E sulla politica tedesca nei confronti dei migranti la cancelliera tedesca Angela Merkel ha ribadito oggi che il paese non cambierà la propria linea. “Sappiamo che la persona che ha agito aveva chiesto asilo in Germania”, ha detto la Merkel sottolineando: “Continueremo a dare sostegno alle persone che vogliono integrarsi nel nostro Paese. Non vogliamo vivere nella paura anche se queste sono le ore della paura nel nostro Paese”. Poi Merkel ha rivolto un pensiero alle vittime dell’attentato a Berlino: “Penso alle persone che sono morte e a quelle che sono rimaste ferite. Tutto il Paese è con voi, con le persone colpite da questa tragedia”. E ha aggiunto: “Penso a chi è intervenuto sul luogo della tragedia. Ancora non abbiamo moltissimi dettagli in merito a quello che è accaduto, ma dobbiamo restare uniti” (clicca qui per leggere la notizia approfondita).
Sparatoria ieri sera nei pressi di un centro islamico a Zurigo. Dai primi riscontri relativi al caso un uomo è entrato nel ritrovo e ha aperto il fuoco ferendo persone, in seguito è stato ritrovato il corpo senza vita di una persona a qualche centinaio di metri. La polizia svizzera ha confermato stamane che è il corpo dell’assalitore, non è stato chiarito ancora se si sia tolto la vita da solo, vicino a lui c’era una pistola. Nel centro islamico al momento dell’attacco c’erano una decina di persone, i feriti non in gravi condizioni sono di età compresa tra i 30 e i 56 anni. I motivi del gesto al momento non sono chiari, se si sia trattato di un attacco xenofobo contro gli islamici, una vendetta personale o un caso di follia mentale.
Alcuni dei familiari delle vittime della strage al club gay di Orlando in Florida hanno deciso di citare in giudizio Twitter, Facebook e Google. Motivo: aver fornito “supporto materiale” alla propaganda dello stato islamico e in questo modo aver radicalizzato l’attentatore Omar Mateen. E’ un caso quasi senza precedenti in quanto i tribunali non hanno mai ritenuto responsabili di queste azioni i social network o le piattaforme che ospitano siti a contenuto violento. Se invece la causa dovesse avere successo si tratterebbe di una rivoluzione per questo mondo. Secondo quanto informa Fox News, le tre piattaforme web “hanno fornito al gruppo terroristico dell’Isis account usati per diffondere la propaganda estremista, raccogliere fondi e attrarre nuove reclute”. “Senza Twitter, Facebook e Google (YouTube), la crescita esplosiva dell’Isis degli ultimi anni nel gruppo terroristico più temuto al mondo non sarebbe stata possibile”.
Dopo l’attentato a Berlino di ieri sera sale il bilancio dei morti: sono 12 le persone decedute nell’attacco al mercatino di Natale di Charlottenburg, quartiere di Berlino. Secondo le autorità locali potrebbe essersi trattato di un attentato terroristico. E c’è un fermato. I media tedeschi, si legge su Tgcom24, citando ambienti impegnati nelle indagini, riportano che il presunto attentatore di Berlino sarebbe un giovane pachistano di 23 anni. Secondo quanto ricostruito fino a questo momento dalle autorità tedesche il giovane sarebbe arrivato in Germania lo scorso febbraio attraverso la rotta balcanica. Subito dopo l’attentato di Berlino di ieri sera il giovane sarebbe stato bloccato grazie anche alla segnalazione di alcuni testimoni, a circa un chilometro dal luogo della strage (clicca qui per leggere la notizia approfondita).
Ancora da accertare le cause che hanno portato un uomo ad invadere il Mercatino di Natale di Charlottenburg, uno dei quartieri di Berlino. Nelle ultime ore quello che si presume possa essere un attentatore è stato arrestato dalle autorità, mentre la persona che viaggiava al suo fianco è morta. Il punto colpito si trova inoltre nel centro di Berlino Ovest, con un bilancio che parla già di nove morti ed almeno 50 feriti. Le autorità locali sospettano possa trattarsi di un attentato, anche se non sono ancora chiare le generalità dei due potagonisti. Conferme arrivano intanto per la targa del camion in questione, attribuito alla Polonia, apparteneva ad una società di Danzica che si occupa di trasporti. Secondo alcune ipotesi, il guidatore del camion potrebbe essere stato sequestrato dal reale attentatore.
L’ambasciatore russo ad Ankara Andrey Karlov è stato ucciso da un uomo, durante l’inaugurazione di una mostra fotografica. Il diplomatico è stato colpito a morte mentre stava parlando, da un uomo di cui non si conoscono le generalità, armato di una semiautomatica. Era entrato nel palazzo espositivo mostrando un tesserino da poliziotto. L’attentatore, immortalato durante l’uccisione da un video, ha colpito altre 3 persone prima di essere ucciso dalle forze speciali turche. Dal video sembrerebbe che l’uomo prima di morire abbia inneggiato ad Allah, chiedendo “giustizia per Aleppo”. Il presidente russo Putin immediatamente informato, ha definito l’episodio un “gravissimo attacco terroristico”. L’America ha immediatamente condannato l’accaduto, e per bocca del portavoce del Dipartimento di Stato, Kirby ha manifestato il suo cordoglio, e ha rappresentato la vicinanza del presidente Obama al popolo russo.
Non sembra trovare fine la vicenda di Chiara Poggi, la ragazza di Garlasco uccisa il 13 Agosto 2007, e per il cui omicidio è stato condannato l’allora fidanzato Alberto Stasi. Ieri i legali della famiglia Stasi, durante un’affollatissima conferenza stampa hanno rivelato che sotto le unghie della vittima era presente un altro profilo genetico, compatibile con un amico della vittima. Per gli avvocati questa nuova scoperta potrebbe portare alla riapertura del processo. Per l’omicidio, dopo una lunga battaglia giudiziaria, è stato condannato a 16 anni l’ex ragazzo della vittima, Alberto Stasi, che si è sempre professato innocente e che sta scondando la pena confermata dalla Cassazione. Immediatamente dopo la rivelazione del collegio di difesa, intervento della Signora Poggi che ha stigmatizzato la rivelazione, consigliando agli avvocati di “fare il nome” di chi secondo le risultanze abbia ucciso la figlia.
Pesante affermazione del Ministro del Lavoro Poletti, che durante un incontro con i giornalisti commentando gli ottimi risultati del Jobs Act ha affermato che è “meglio non avere tra i piedi coloro che scelgono di emigrare”. L’affermazione nata dal fatto che il ministro era stato pungolato dai giornalisti sulla cosiddetta “fuga di cervelli”, ha subito innescato un vespaio di polemiche, con il ministro che poche ore dopo tramite un lancio di agenzia si è scusato “per essersi espresso male”. Sotto il punto di vista dei meri numeri, la prima stima sul Jobs Act evidenzia che i voucher usati negli ultimi mesi sono stati oltre 120 milioni. con un incremento di oltre il 30% sull’ultima rilevazione.
Al termine di un vertice che ha visto in alcune momenti un clima tesissimo, arriva l’ufficializzazione del nuovo vice sindaco della città dell’Urbe. La figura sarà ricoperta da Luca Bergamo, già assessore alla Cultura, sostituirà il dimissionario Daniele Frongia, “epurato” dal vertice nazionale del movimento dopo gli ultimi accadimenti. Ieri inoltre è stato individuato anche il nuovo assessore alla sostenibilità ambientale. Pinuccia Montanari prenderà il posto di Paola Muraro, a sua volta dimissionaria dopo la ricezione di un avviso di garanzia. E sono proprio le comunicazioni inviate dalla procura a aprire un nuovo fronte della “querelle romana”. Il primo cittadino ha avvertito che un’eventuale ricezione di un avviso di garanzia sulla sua persona, sarà valutata attentamente.
Non conosce soste l’attività della dirigenza della Juventus, che ieri ha “blindato” a vita Leonardo Bonucci. Il centrale dei campioni d’Italia e della nazionale, ha infatti rinnovato il contratto che lo lega alla forte squadra bianconera, allungandolo fino al 2021. Il difensore ha immediatamente reso noto la sua firma sui social, dichiarando di voler diventare una leggenda nel team, che lo ha reso uno dei più forti difensori della storia del calcio mondiale. Il rinnovo giunge dopo i rinnovi di Sturaro e Rugani, e mette fine a un indecisione che era ruotata attorno ad un eventuale trasferimento di Bonucci in premier. Non si conoscono i termini dell’accordo economico, anche se è ipotizzabile un importante ritocco economico.
Un Sergio Marchionne a tutto campo, quello che ieri ha annunciato che la nuova Rossa sarà presentata alla stampa il prossimo 24 febbraio. Il 64 enne presidente dell’auto più amata d’Italia, non si limita alla comunicazione sulla presentazione del nuovo bolide, ma fa il punto della situazione, evidenziando come la dirigenza non sia ancora sicura del parco piloti per il 2018, e che tutto dipenderà dai risultati conseguiti il prossimo anno. Marchionni conferma inoltre l’ingresso nella squadra corse della Rossa, di Antonio Giovinazzi, vero talento dei piloti nostrani. Giovinazzi avrà il ruolo di collaudatore e terza guida. Interessanti anche le affermazioni inerenti l’aereodinamica della vettura, con Marchionni pronto a riconoscere che forse è questo il campo in cui i progettisti di Maranello dovranno concentrarsi, per fornire ai piloti un’autovettura competitiva e al livello di Mercedes e Red Bull.
Neppure in tempo ad archiviare la 17a di serie A, che il campionato riparte con il turno infrasettimanale. Oggi alle 20:45 il primo anticipo della giornata vedrà in campo Atalanta e Empoli, con gli orobici in cerca di riscatto dopo lo scialbo pareggio dell’ultimo turno, e toscani desiderosi di tirarsi fuori definitivamente dalla bassa classifica. Mercoledì poi l’altro anticipo, in campo Inter e Lazio, ed è forse questo il big match della giornata, con la squadra di Pioli in cerca di continuità di risultati, e i bianco celesti che vogliono proporsi come terza forza di campionato. Giovedì in campo tutte le altre, con Bologna e Crotone “forzatamente” a riposo, per permettere rispettivamente al Milan e alla Juventus di preparare la supercoppa italiana, che si giocherà a Doha il prosssimo 23 dicembre.
Federica Pellegrini oltre ad essere una delle più grandi atlete italiane, è una donna che alla sua privacy tiene in maniera esasperata. Il suo atteggiamento è stato confermato ieri a Roma, quando messa alle strette da un fuoco di fila sulla sua situazione sentimentale, non ha rilasciato nessuna dichiarazione. La “querelle sentimentale” ruota attorno alla fine della storia d’amore con Filippo Magnini, una rottura che non è stata né confermata né smentita dai due. La Pellegrini non si è sbilanciata neppure sulle sue prossime vacanze, dichiarando che le passerà in un luogo imprecisato con la sua famiglia. Dello stesso avviso anche Magnini, che rispondendo ai giornalisti, ha elogiato la sua compagna di squadra, per i risultati raggiunti ai mondiali in vasca corta, che si sono recentemente tenuti in Canada.