Il 21 novembre la Chiesa di Roma celebra la Presentazione della Beata Vergine Maria che commemora l’introduzione di Maria nel tempio di Gerusalemme. Secondo la tradizione, che si rifà al vangelo apocrifo di Giacomo (e ad altri testi non rientranti fra le Sacre scritture) ciò avvenne quando Maria aveva soli tre anni, su iniziativa dei suoi genitori, Anna e Gioacchino. L’episodio viene celebrato nel giorno in cui fu consacrata la basilica di Santa Maria Nova nella città di Gerusalemme. La festività conobbe subito una grande partecipazione dei devoti e nel tempo ispirò molti religiosi, come testimoniano anche le numerose congregazioni intitolate a tale memoria liturgica (su tutte: le Vergini della Presentazione della Beata Vergine Maria e le Suore della Presentazione di Maria Santissima). Anche l’arte religiosa fu profondamente ispirata da tal evento; sono infatti numerosi i dipinti e le opere artistiche che hanno come soggetto la Presentazione della Vergine. Celeberrimo è l’affresco di Giotto nella Cappella degli Scrovegni, la Presentazione di Maria al Tempio di Tiziano e la Presentazione della Vergine al Tempio di Cima da Conegliano.
Il 21 novembre ricorre anche la memoria liturgica di diverse figure di beati e beate tra cui Francesca Siedliska (Maria di Gesù Buon Pastore), che nacque a Roszkowa Wola, piccolo centro nei pressi di Varsavia, il 12 novembre 1842, in una famiglia ricca e colta, di nobili origini. Il padre era Adolfo Siedliska e la madre Cecilia di Morawska. Dopo aver ricevuto una raffinata educazione, nel 1854, all’età di dodici anni, mentre assisteva la madre ammalata in ospedale, incontrò Leandro Lendzian, frate cappuccino che divenne la sua guida spirituale. Il frate la condusse alla piena coscienza della sua vocazione religiosa, che trovò, però, la ferma opposizione del padre. Seguirono dei viaggi in Europa in compagnia dei genitori che, data la sua fragile salute, la spossarono terribilmente, costringendola a un periodo di cura.
Dopo la morte del padre, nel 1870, su invito di Leandro Lendzian, si dedicò strenuamente alla creazione di una congregazione religiosa, che incontrò l’opposizione delle autorità russe, contrarie alla fondazione di una congregazione cattolica in Polonia. Franciszka si recò allora a Roma sottoponendo il suo progetto al Pontefice, Pio IX, che le diede la sua approvazione. In seguito, nel 1875, fondò a Roma le Suore della Sacra Famiglia di Nazareth, accogliendo nella congregazione varie novizie provenienti dalla Polonia. Quasi dieci anni dopo, il 1° maggio 1884, trascorso un lungo periodo di penitenza e preghiera, Franciszka, insieme alle sue compagne, professò i voti religiosi, cambiando il suo nome in Maria di Gesù Buon Pastore. Seguirono anni di lunghi e faticosi viaggi in Europa e in America per fondare nuove sedi della congregazione, che s’impegnarono nelle attività di educazione religiosa e di evangelizzazione.
I lunghi periodi in giro per il mondo minarono fortemente la debole salute della donna, che si ammalò di peritonite acuta, morendo a Roma, tra le mura della sua congregazione e l’affetto delle suore, il 21 novembre 1902, all’età di sessant’anni. Il suo corpo venne sepolto nella Cappella della Casa Generalizia della congregazione da lei fondata. Papa Giovanni Paolo II la beatificò il 23 aprile 1989.