Continua a far discutere il caso di Gloria Rosboch, la professoressa di Castellammonte in provincia di Torino uccisa a metà gennaio scorso. Attualmente sono in carcere in tre: l’ex alunno Gabriele Defilippi, la madre di lui Caterina Abbattista, e il suo ex amico e amante Roberto Obert. Dopo gli ultimi rilievi dei Ris effettuati sull’auto di Obert, sarebbe stato Defilippi a uccidere Gloria Rosboch mentre il suo amico era alla guida dell’auto. Gabriele Defilippi però continua ad accusare Roberto Obert del delitto e dunque sarebbe proprio per questo che gli inquirenti riterrebbero il secondo più affidabile del primo. Un altro elemento che confermerebbe questa circostanza sarebbe il ritrovamento, fin qui ancora non avvenuto, della pistola che Defilippi avrebbe consegnato a Obert e che lui avrebbe gettato nei boschi del Canavese. Ci sarebbe ora la possibilità, come riporta il Quotidiano del Canavese, che Obert esca dal carcere scortato proprio per far ritrovare la pistola. Non si tratta si un elemento decisivo per quanto riguarda l’omicidio di Gloria Rosboch, che non è stata uccisa con colpi d’arma da fuoco ma è stata strangolata, ma potrebbe aiutare gli inquirenti a testare appunto l’attendibilità delle dichiarazioni fin qui rese dai due amici in carcere.
La recente confessione di colpevolezza di Gabriele Defilippi nell’ambito dell’omicidio di Gloria Rosboch, non ha aggiunto nulla in più all’indagine in corso. Il giovane ha sì confermato il suo coinvolgimento nel delitto, al punto di dire di meritare l’ergastolo, al pari del suo ex amante e complice, Roberto Obert. Sarebbe lui, a sua detta, il vero esecutore del delitto, fatto però smentito oltre che dalle parole del 54enne (il quale avrebbe sempre asserito il contrario) anche dagli esiti degli esami dei Ris sull’auto dell’uomo e che collocherebbero Gabriele sul sedile posteriore, ovvero nella posizione dalla quale sarebbe stata uccisa la professoressa di Castellamonte. Nel frattempo, un altro interrogativo sarebbe intervenuto nel giallo: che fine ha fatto la pistola che Gabriele consegnò a Obert? Questa, ribadiamolo, non sarebbe l’arma impiegata nell’omicidio di Gloria Rosboch, per il quale resta in carcere anche la mamma di Defilippi, Caterina Abbattista. Il suo ritrovamento, tuttavia, rappresenterebbe la conferma delle parole di Obert in merito a questo aspetto. Dopo due battute di ricerca, tuttavia, dell’arma non ci sarebbero tracce. Lo rivela il Quotidiano del Canavese che ribadisce la speranza degli investigatori di poter ritrovare la pistola in merito alla quale Obert si sarebbe reso disponibile a dare una mano. Per tale ragione probabilmente già dalla prossima settimana l’uomo, attualmente in carcere, potrebbe uscire dalla sua cella e tornare nel Canavese, scortato dai carabinieri e dagli agenti di polizia penitenziaria. Il ritrovamento gli darebbe un importante punto di vantaggio in un momento così delicato delle indagini, confermando come il racconto dell’uomo possa essere decisamente più affidabile di quello finora rivelato dal più giovane Gabriele, ritenuto dagli inquirenti il vero assassino di Gloria Rosboch.