Freddy Sorgato, che non aveva mai accettato di farsi interrogare e di raccontare la verità sulla tragica fine di Isabella Noventa, spera di evitare il peggio con la dichiarazione scritta consegnata oggi durante il processo con rito abbreviato? Del colpo di scena si parlerà a Pomeriggio 5: Barbara d’Urso ha annunciato un collegamento dal tribunale per le ultime notizie sul processo ai fratelli Sorgato e Manuela Cacco. Non è ancora stato reso noto comunque il contenuto delle cinque pagine, ma non si tratta delle uniche dichiarazioni consegnate al giudice Tecla Cesaro. Anche Manuela Cacco ha depositato alcune dichiarazioni per puntualizzare, però, quanto aveva raccontato durante i quattro interrogatori davanti al pubblico ministero Giorgio Falcone nei quali ha scaricato la responsabilità dell’esecuzione materiale del delitto su Debora Sorgato. Oggi la requisitoria del pm Paolo Noventa, che dovrebbe concluderla giovedì con le richieste di condanna nei confronti dei tre imputati. Intanto durante una pausa il fratello di Isabella Noventa ha dichiarato ai microfoni de Il Mattino di Padova: «Debora e la Cacco seguono, Freddy sembra guardare solo il muro. Speriamo che ci dicano finalmente dove è il corpo». (agg. di Silvana Palazzo)
Ennesimo colpo di scena nel caso di Isabella Noventa, la segretaria di Albignasego scomparsa a metà gennaio 2016, per il cui omicidio e soppressione di cadavere sono accusati Freddy Sorgato, la sorella Debora e la tabaccaia Manuela Cacco nell’ambito di un processo con il rito abbreviato iniziato questa mattina alle 11 in quel di Padova. Ed è stato proprio l’ex di Isabella, l’autotrasportatore con la passione per il ballo, a scombinare i programmi che volevano il via del processo con la lettura della requisitoria di oltre 300 pagine da parte del pubblico ministero Giorgio Falcone. Come riportato da Il Corriere del Veneto, infatti, Freddy ha depositato una memoria di 5 pagine scritta a mano in carcere nella quale fornisce la sua versione su ciò che accadde la notte tra il 15 e il 16 gennaio 2016. La memoria di Freddy è stata acquisita e da oggi fa parte a tutti gli effetti del fascicolo del processo. (agg. di Dario D’Angelo)
Da questa mattina prenderà ufficialmente il via il processo sul delitto di Isabella Noventa, la segretaria 55enne uccisa la notte tra il 15 ed il 16 gennaio 2016. Ad affrontare il giudizio abbreviato saranno i due fratelli, Freddy e Debora Sorgato, ma anche la tabaccaia veneziana Manuela Cacco, tutti accusati dell’omicidio volontario premeditato e della distruzione di cadavere. Un processo che, sin dalla vigilia si era preannunciato “lampo”, con sentenza prevista già fra un mese. Nel corso del dibattimento non sono attesi grandi colpi di scena, come aveva supposto qualche tempo fa sulle pagine del settimanale Giallo anche la criminologa Roberta Bruzzone. Intanto, nei giorni scorsi il pubblico ministero aveva invitato proprio i Sorgato a farsi interrogare ma, come accaduto dall’inizio del giallo, i due si sarebbero rifiutati proseguendo nella loro strategia del silenzio. Proprio il pubblico ministero Giorgio Falcone sarà il protagonista della prima lunga giornata di processo con la sua arringa. Gli appuntamenti successivi con la giustizia sono già stati fissati per i prossimi giorni dell’11 e 18 maggio, destinati alle arringhe, prima della sentenza attesa per il prossimo 6 giugno. Meno di un mese, dunque, per fare luce sulla morte di Isabella Noventa, avvolta nel mistero ma anche nel silenzio, come dimostrato da due dei suoi presunti assassini, i quali finora hanno preferito questo “gioco” di reciproche accuse nel tentativo di rendere sempre più difficile il compito di chi deve accertare le reali responsabilità. Un gioco che, tutto sommato, si preannuncia perdente per tutte e tre le parti che hanno fatto del silenzio (ad eccezione di Manuela Cacco) il loro punto di forza, così come dell’assenza del cadavere della povera vittima 55enne.
Il corpo di Isabella Noventa non è mai stato trovato nel corso delle lunghe indagini sul suo omicidio. Tante le congetture che sono state avanzate fino ad oggi, senza che sia stata però fatta luce sul maggiore mistero attorno al giallo. Altra particolarità del caso è caratterizzata dalle differenti versioni sulla fine tragica della segretaria 55enne. Il primo a parlare, seppur in modo piuttosto stringato, come ricorda Mattino di Padova, fu Freddy Sorgato, ex fidanzato di Isabella: era il 18 febbraio 2016, due giorni dopo il suo fermo e poco più di un mese dalla scomparsa della vittima. “È successa una cosa inaudita… Ho fatto tutto da solo… L’ho soffocata durante un gioco erotico, una pratica che facevamo come coppia nei rapporti sessuali. Poi l’ho buttata nel fiume”: furono queste le uniche parole dell’autotrasportatore, mai confermate, alle quali Freddy non ha più aggiunto alcuna dichiarazione nei mesi successivi. Dalla conferma del suo arresto, il quadro probatorio è rimasto immutato. Ancora più fredda e – se possibile – stringata fu la sorella Debora Sorgato, che si limitò a commentare: “Non ho mai fatto del male a quella signora”. Ed ecco che sopraggiunge la confessione di Manuela Cacco, che con la sua versione dei fatti sconfessò definitivamente i fratelli Sorgato. Secondo la tabaccaia, Isabella Noventa fu uccisa da Debora Sorgato a colpi mazzetta alla testa. A raccontare il “film” dell’assassinio della segretaria, a sua detta, sarebbe stata proprio Debora in seguito ad un affronto che non le sarebbe affatto andato giù. “Mi ha riso in faccia…”, avrebbe raccontato all’amica. E mentre Manuela Cacco tirava fuori dalla vicenda Freddy Sorgato, la stessa cosa ha tentato di fare l’uomo con le due donne indagate. Poco credibile, ad oggi, anche la versione di Debora Sorgato che, come ricorda Roberta Bruzzone, “ha tentato di accreditare la versione resa dal fratello, chiamandosi del tutto fuori dalla vicenda”. Un gioco di reciproche accuse, questo, che ora potrebbe costare caro all’intero “trio diabolico”.