Agiografia di san Simplicio e san Costantino
Le notizie di carattere agiografico su san Simplicio e san Costantino, festeggiati dalla Chiesa in data 29 marzo, non sono numerose. Di loro si sa che furono entrambi due importanti abati benedettini. La loro importanza è dettata dal fatto che succedettero, prima san Costantino poi san Simplicio, a san Benedetto, fondatore del monastero di Montecassino, ancora oggi una delle più note abbazie nel mondo. Entrambi i santi furono sepolti accanto alla salma del loro illustre predecessore. Se il nome di san Costantino non appare quasi mai in documenti storici e agiografici, quello di san Simplicio viene citato nel testo “Vita Mauri”, risalente al IX secolo. Qui, san Simplicio viene rappresentato come colui che presentò per primo l’insegnamento del patriarca san Benedetto all’Ordine dei monaci e all’Ordine dei cavalieri. Un ultimo dettaglio, relativo a entrambi gli abati benedettini: si narra che san Simplicio e san Costantino abbiano ricevuto i giusti onori subito dopo il loro decesso dagli altri abati benedettini. I loro due successori furono, nell’ordine, Vitale e Bonito.
Altri santi del 29 marzo
Le reliquie dei due santi che la Chiesa ricorda ogni anno il giorno 29 marzo furono ritrovate per la prima volta nei primi anni del Seicento, presso la basilica Cassinese. Da qui, furono trasportate all’interno della cappella di san Gregorio Magno, dove ancora oggi vengono custodite con cura. In occasione del drammatico bombardamento sul finire della seconda guerra mondiale, che ebbe come bersaglio l’abbazia di Montecassino, nel Lazio, le reliquie di san Simplicio e san Costantino rimasero praticamente indenni. Oltre ai santi Simplicio e Costantino, la Chiesa cattolica in occasione della data del 29 marzo festeggia anche altri santi. I principali sono: san Marco di Aretusa, san Longino di Viviers, san Guglielmlo Tempier, Sant’Eustachio di Napoli.