Germana Durando, medico di Torino seguace del cosiddetto “metodo Hamer”, è stata condannata a 2 anni e 6 mesi di carcere con l’accusa di omicidio colposo dopo la morte della paziente Marina Lallo. Come riportato dalla versione online de La Repubblica, il melanoma maligno che l’aveva colpita era un tumore curabile, a patto di essere trattato per tempo: peccato che dal neo di 5 millimetri inizialmente riscontrato sulla sua spalla, a causa delle mancate cure, si sia passati ad osservare una massa di 14 centimetri la cui rimozione è risultata inutile. La dottoressa Durando, per nove lunghi anni, aveva convinto la paziente che le si era affidata, che a nulla servissero le sedute chemioterapiche. Che ad estirpare il male dal suo corpo sarebbero state delle semplici tisane unite ad alcune sedute di “psicologia”, in piena osservanza al metodo stilato dal medico tedesco radiato dall’albo Rike Geerd Hamer. Rispetto alla richiesta del pm Rossella Salvati, che per la dottoressa aveva proposto 4 anni di carcere, si è giunti ai due anni e 6 mesi decisi dal giudice Ilaria Guarriello, che nel frattempo ha disposto il pagamento di una provvisionale da 5mila euro a testa per il fratello e per la madre della vittima in attesa di un risarcimento danni che verrà definito in sede civile. Soddisfazione per la sentenza è stata espressa proprio dal fratello di Marina Lallo, Rudy:”Sono soddisfatto, anche se in questa storia abbiamo perso un po’ tutti. Speriamo che questa condanna possa servire a salvare qualche vita e che molte persone trovino il coraggio di denunciare certe cure, che possono solo essere complementari”.