Se hai un figlia o un’amica, orrendamente violentata e massacrata, fatto a pezzi il suo cadavere, sparsi i resti come immondizia, è probabile che tu abbia voglia di uccidere il suo assassino. Si può capire, ma non giustificare, perché è male. Se la reazione di mettersi a sparare per strada, per colpire chiunque abbia una parentela “di pelle” con l’orco è dispiegata da chi ha solo motivazioni ideologiche, non si può capire, né giustificare, è male, ben più grave. Naturalmente il fanatico che voleva giustizia contro i neri a suo dire invasori e criminali avrà un retroterra educativo, familiare, sociale che può indurre una mente fragile alla cecità bestiale. Non importa, quel che ha fatto è male, punto.
Anche l’orco che ha adescato e immolato Pamela avrà una vita terribile alle spalle, familiare, educativa, sociale. Non importa, quel che ha fatto è l’abisso del male. Nessuna giustificazione è possibile, nessuno sconto per chi sceglie l’Inferno, per gli altri e per sé. E ho il sospetto fondato che l’Inferno abbia davvero la maiuscola e agisca con più virulenza beffarda quando Dio è cancellato dall’orizzonte dell’uomo. Se si può ancora dire.
E’ possibile poi che entrambi, carnefice e giustiziere, siano dei folli. Che i folli siano istigati in parte da un clima, una pressione culturale e politica. Se sarà dimostrato, toccherà egualmente spartirsi le responsabilità. Ignobile accusare come mandanti morali degli avversari in piena campagna elettorale, dall’una e dall’altra parte. Che siano leader di partito o il solito guru della moralità che non perde occasione per diffondere il suo verbo, seminando veleno.
Mi pare esagerato anche riunire le forze sane e democratiche del paese intorno alle istituzioni bla bla. Siam di fronte a un orribile fatto di cronaca, non all’attacco allo Stato della mafia o delle Br. Chi assolutizza un orribile fatto di cronaca e lo erge ad exemplum di un dilagante e temibile, imminente totalitarismo razzista, sta a sua volta usandolo, facendo campagna elettorale.
Più saggio riconoscere i problemi, quando ci sono, evitare la retorica, darsi da fare per risolverli, non solo con gli slogan, confidando sulle iniziative benemerite di pochi. Il Far West significa mancanza di un’autorità credibile, e affidabile. La paura e la violenza credono di riempire i vuoti. Bisogna fronteggiarle, non coi proclami, ma con azioni energiche e vietandosi le frecciate polemiche per accusare chi si ritiene nemico. Anche questa è violenza.