Il giallo attorno alla morte di Rebecca Dykes, una giovane diplomatica britannica trovata assassinata lo scorso sabato lungo la strada per il governatorato del Metn, in Libano, sarebbe già stato risolto a meno di 48 ore dalla macabra scoperta. Rebecca, come rivela Corriere.it, lavorava presso l’ambasciata del Regno Unito a Beirut dallo scorso gennaio in qualità di responsabile per il programma e le politiche del Dipartimento di Sviluppo Internazionale. Lo scorso sabato era giunta la conferma della polizia circa la sua morte avvenuta, secondo le prime indiscrezioni, per soffocamento dopo una violenza. Sarebbe stata, dunque, prima stuprata e poi uccisa brutalmente dal suo assassino che avrebbe poi cercato di disfarsi del corpo gettandolo lungo la statale. La sera precedente e fino a mezzanotte, Rebecca aveva trascorso una piacevole serata insieme ad un’amica in un locale nel quartiere di Gemmayzeh, nel cuore di Beirut. Il suo assassinio così violento non era passato inosservato in quanto, secondo la polizia, episodi simili sono da considerarsi molto rari in Libano, dove il livello di sicurezza è molto alto. Questa mattina, nel pieno delle indagini, un uomo è stato fermato ed arrestato con l’accusa di omicidio della diplomatica britannica. Si tratta di un tassista libanese ed a quanto pare avrebbe già confessato il delitto. Secondo quanto trapelato finora, la polizia non crede che dietro questo “atto criminale” possano esserci motivazioni di natura politica.
REBECCA DYKES, CHI ERA LA GIOVANE DIPLOMATICA BRITANNICA UCCISA
Rebecca Dykes aveva appena 30 anni ed un passato professionale già molto intenso. Da un anno circa si trovava in Libano dove dallo scorso gennaio lavorava presso l’ambasciata del Regno Unito. In passato aveva lavorato anche a Hong Kong come volontaria per i diritti umani e poi nel 2009 aveva preso parte ad uno stage in Bahrain. La sua formazione l’aveva vista impegnata presso la Scuola Internazionale Cinese, quindi aveva studiato Antropologia all’Università di Manchester, prima della laurea in Relazioni e Affari Internazionali all’Università di Londra. Una donna che sapeva certamente cosa fare “da grande” ma che non ha fatto in tempo a realizzare tutti i suoi sogni. Con un comunicato i familiari hanno fatto sapere l’immenso dolore in seguito alla perdita della loro amata Rebecca: “Stiamo facendo tutto il possibile per capire cosa è successo. Chiediamo il rispetto della nostra privacy”, hanno aggiunto.