Pestata a sangue e poi morta sulla statale 156 Monti Lepini: è finita così la vita di una ragazza di 23 anni. Il cadavere della giovane, una prostituta, è stato ritrovato con numerose ecchimosi sul corpo. Prima di morire è riuscita a riferire ai parenti di essere stata picchiata da un cliente. La vittima, un’italiana originaria di Frosinone, era solita prostituirsi ad Anzio. Ieri sera stava tornando a casa con due parenti, un uomo egiziano titolare di una frutteria e la compagna di lui, quando all’improvviso non riusciva più a respirare. L’auto si è fermata per far scendere la ragazza che stava molto male: l’uomo l’ha quindi adagiata a terra e ha provato a rianimarla, poi ha chiesto aiuto. I titolari di un hotel delle vicinanze hanno lanciato l’allarme, ma quando i sanitari dell’Ares 118 sono giunti sul posto per la 23enne non c’era più nulla da fare: non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
L’ORRIBILE FINE DI UNA RAGAZZA DI FROSINONE
Ora sulla sua morte indagano i carabinieri, che hanno ricostruito l’accaduto. Al momento non viene esclusa nessuna ipotesi, a partire dalla morte per le percosse. La donna potrebbe essere stata picchiata sul luogo di lavoro, sulle strade della periferia di Nettuno, da un cliente, come ha riferito lei stessa. Non sono però chiare le ragioni, quindi se sia stata vittima dell’aggressione per ragioni economiche. Le indagini dovranno fare chiarezza anche su questo aspetto. Intanto la salma della ragazza è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria: a coordinare le indagini è il sostituto procuratore Luigia Spinelli. Nel pomeriggio di oggi, giovedì 24 agosto 2017, il cadavere della vittima verrà sottoposto all’autopsia, assegnata al medico legale Maria Cristina Setacci.