Mentre in tribunale faceva la sua comparsa convocata come teste dalla difesa Ruby, la difesa stessa chiedeva lo stop del processo contro Silvio Berlusconi per i noti fatti legati ai presunti festini con ragazze. La motivazione, come la presentava l’avvocato del cavaliere, Niccolò Ghedini, era legittimo impedimento: Berlusconi si trova in piena campagna elettorale e dunque non ha tempo per il processo e il processo stesso può venir sfruttato dai suoi rivali per attacchi politici e strumentalizzazioni mediatiche. A riprova di ciò Ghedini presentava una lettera a firma del segretario del Pdl in cui si annunciava per le 11 di stamane, in contemporanea con il processo, una riunione alla sede del Pdl per decidere le liste elettorali. Per questi motivi, secondo la difesa, tutto il processo e non solo la seduta di stamane, andava sospeso fino alla fine della campagna elettorale. L’accusa dal canto suo per voce del pm Ilda Bocassini diceva che la richiesta era illegittima: Berlusconi, veniva detto, non è il segretario del Pdl e neanche il candidato presidente alle elezioni, in ciò invocando il fatto che il centro destra non ha alcun candidato ufficiale per propria scelta (sarà nominato solo in caso di vittoria e comunque dopo il voto). A questo punto i giudici si ritiravano in camera di consiglio per prendere una decisione. Decisione che veniva presa dopo qualche ora di discussione interna: accolto il no della pubblica accusa, la richiesta della difesa veniva respinta. Dunque nessuna sospensione del processo Ruby come richiesto da Ghedini. Immediate le polemiche, con le accuse da parte di esponenti del Pdl nei confronti di Ilda Bocassini: Fabrizio Cicchitto dice che quello della Bocassini è un intervento politico sulla campagna elettorale. Berlusconi, aggiunge, è indiscutibilmente il capo della coalizione di centro destare presidente del Pdl: “Quindi il suo suolo istituzionalmente e politicamente decisivo in questa campagna elettorale nessuno lo può mettere in discussione”. Sullo stesso tono Maurizio Gasparri capo dei senatori del Pdl: “I giudici del tribunale di Milano non perdono occasione per dimostrare un pregiudizio totale nei confronti di Berlusconi”.
La difesa aveva anche detto di voler rinunciare a sentire Karima El Mahroug cioè Ruby, convocata dalla difesa stessa. Si tratta dell’ultimo teste da sentire dopo di che la parola passerà all’accusa che chiederà la condanna di Berlusconi.