Il giorno dopo la sentenza che ha condannato per la Strage di Viareggio, Mauro Moretti, Michele Elia e molti altri dei 33 imputati nel maxi processo per la tragedia del 29 giungo 2009, hanno parlato in una breve conferenza stampa i parenti delle vittime. L’Associazione “Il mondo che vorrei”, stabilita dopo la strage di Viareggio che portò 33 morti e moltissimi feriti (136 persone con lesioni gravi, 6 con lesioni gravissime), ha voluto dare un suo commento alla sentenza pronunciata ieri dal Tribunale di Primo Grado di Lucca, con anche alcune lucide richieste diretta allo stato italiano. «Lo Stato faccia in modo che Moretti e Margarita si dimettano dalle società», afferma il presidente Marco Piagentini, tra i più segnati in volto e nella mente dalla tragedia (con ustioni in molte parti del corpo, vedovo ha perso anche due bimbi su tre nella tragedia ferroviaria). Vergognoso e offensivo il commento dell’avvocato di Moretti che ha definito la sentenza ‘populista’”, tuona in conferenza stampa Piagentini. “Chiediamo – ha aggiunto – che venga tolta a Moretti l’onorificenza di Cavaliere”. “Abbiamo perso comunque e sempre – ha detto ancora il presidente dei Familiari – Noi abbiamo perso i nostri cari”. Moretti è stato condannato per il ruolo ricoperto come ad di Rfi fino al 2006 (ma non come ad di Fs). Giulio Margarita, ex direttore del Sistema gestione sicurezza di Rfi, ora all’Agenzia sicurezza ferroviaria, è stato condannato a 6 anni e 6 mesi.
Giornata di condanna ieri, con qualche assoluzione, per la strage di Viareggio: il maxi processo è giunto finalmente al primo grado a 7 anni dalla strage e ha condannato tutti i maggiori responsabili delle società legate alla stazione di Viareggio e al servizio ferroviario italiano. Il collegio del tribunale di Lucca ha emesso la decisione considerando colpevoli i principali esponenti di Ferrovie dello Stato e Rete Ferroviaria Italiana. Molti dei 33 imputati sono stati considerati colpevoli, con condanne che variano da 9 a 5 anni di detenzione per i capi di accusa di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo, incendio colposo e lesioni personali colpose per il disastro della stazione di Viareggio, tragedia in cui persero la vita 32 persone. Su tutti, condannato Mauro Moretti – attuale leader di Finmeccanica – all’epoca della strage amministratore delegato di Ferrovie dello Stato. Stessa condanna di primo grado anche per Michele Elia, ex ad di Rfi: sono stati condannati i due vertici della società che gestisce le Ferrovie per la Strage di Viareggio. Alle 15 il collegio ha emesso la sentenza al Polo Fiere di Viareggio, che ha previsto anche il risarcimento dei danni a carico delle società imputate e dei condannati al risarcimento alle famiglie delle vittime, alla Provincia di Lucca e alla Regione Toscana che si sono costituite parte civile nel processo.