Il giorno del 20 dicembre di ogni anno la Santa Chiesa Cattolica Romana ricorda e festeggia tra gli altri anche la figura di San Zefirino che durante la propria vita terrena si è distinto per essere stato un eccelso uomo di fede, nonché fervido religioso arrivato a ricoprire il ruolo di Papa. Non ci sono tantissime notizie storiche sulla vita San Zefirino ed infatti non si conosce ne la data di nascita e neppure il luogo di nascita. Tuttavia è certa che essa ricada nel corso del II secolo dopo Cristo e quindi in un periodo piuttosto difficile per tutti i cristiani per via delle persecuzioni messe in atto dai romani.
Secondo alcuni studiosi sembra che San Zefirino sia figlio di un uomo di nome Abbondio del quale tuttavia non si conosce nemmeno la nazionalità. Inoltre, grazie ai documenti religiosi giunti fino ai nostri giorni, si è riuscito a stabilire che San Zefirino sia stato eletto papa nell’anno 199 e che è succeduto a papa Vittore I. Ovviamente, questo significa che il papato di San Zefirino che è durato fino al 20 dicembre 217 ed ossia il giorno della sua morte, è avvenuto sotto l’imperatore Settimio Severo e Caracalla.
Sulla figura di San Zefirino come detto non si conosce tantissimo e sant’Ippolito di Roma ebbe modo di conoscerlo e descriverlo in uno dei suoi scritti dedicandogli alcune righe nelle quali lo dipinge come uomo molto semplice e che non si giovava di una istruzione di altissimo livello. Tra le prime cose che ebbe modo di fare, San Zefirino appena nominato papa volle chiamare a Roma Callisto che poi negli anni seguenti divenne a sua volta papa. Callisto divenne il principale collaboratore di San Zefirino assumendo l’incarico di segretario ed allo stesso tempo divenne un diacono.
Questo fu un periodo molto importante per la nascita e la formazione della Chiesa cattolica in quanto ricadono proprio a questi anni i primi possedimenti ufficiali della chiesa e nello specifico si trattava di un terreno lungo la via Appia che veniva utilizzato per le sepolture. San Zefirino decise che questo terreno venisse affidato alla gestione di Callisto. Anni particolarmente difficili per la Chiesa e per San Zefirino furono quelli tra il 202 ed il 203 in quanto in ragione del rifiuto della comunità cristiana nel prendere parte in maniera attiva ai festeggiamenti dei dieci anni di potere da parte dell’Imperatore Settimio Severo quest’ultimo emanò un primo editto che era una forma di persecuzione nei riguardi dei cristiani e nello specifico vennero fissate delle pene severissime per quanti si convertivano. Una situazione che poi venne sanata quando nel 204 si trovò un compromesso nel quale si stabilì che i cristiani avrebbero preso parte alle cerimonie in cui non c’erano riti pagani. Sembra, infine, che San Zefirino sia stato autore di due decreti che avevano come oggetto l’ordinazione del clero e la liturgia eucaristica nelle chiese. Come detto San Zefirino morì il 20 dicembre del 217 ed il suo corpo si trova a tutt’oggi nelle catacombe di San Callisto.
È patrono di Caldari ed ossia una frazione di Ortona in provincia di Chieti in Abruzzo. Conta circa 1800 abitanti, è ubicata ad un’altezza sul livello del mare di circa 176 metri. Tra le tradizioni del luogo ricordiamo il presepe vivente, la guerra dell’acqua e varie feste a carattere locale. Caldari è anche nota per il passaggio di un tratturo chiamato Tratturello.
Nel giorno del 20 dicembre oltre a San Zefirino si festeggiano anche altre figure religiose tra cui San Liberale, San Filigonio, Sant’Urscino, San Domenico abate di Silos, il beato Vincenzo Romano e il beato Michael Plaszczynski.