Nel giorno della nuova udienza per il processo a Massimo Bossetti, presunto assassino di Yara Gambirasio, anche la trasmissione La vita in diretta è tornata a parlare del caso. La trasmissione di Rai 1 ha intervistato una testimone, Monica Maggioni, il cui fratello, Massimo, finì nei sospetti di Bossetti nel corso dell’interrogatorio del 2014. I due erano colleghi di cantiere. Secondo la testimonianza della donna, come riporta LaPresse, nelle vicinanze della palestra frequentata da Yara Gambirasio aveva notato la presenza misteriosa di un uomo. Nello specifico, la presenza maschile sostava nelle strade intorno alla palestra a bordo di un’auto della polizia locale. “Era un poliziotto solo in auto nelle ore serali vicino alla palestra. Era un ragazzo abbastanza alto. Quando lo vedi una o due volte vabbè, ma quando lo vedi sempre… mi era sembrata una presenza strana. Dopo la scomparsa di Yara è sparito”, ha dichiarato Monica Maggioni.
In aula, in occasione del processo a Massimo Bossetti, unico imputato per il delitto di Yara Gambirasio, oggi ha preso la parola anche la cognata Nadia Arrigoni, moglie di Agostino Comi, il fratello di Marita. Proprio con quest’ultima la donna e teste nel processo ha stretto negli anni una forte amicizia e, di fronte al pm, la cognata ha commentato: “Massimo è un uomo dolce e affettuoso. Commentammo insieme il caso Yara, preoccupati per i nostri figli”. A riportarlo è il sito Leggo.it che cita le parole della donna anche in merito al rapporto tra Bossetti e la moglie: “Se Marita non fosse convinta dell’innocenza di Bossetti, l’avrebbe lasciato”. Nel corso della nuova tappa del processo al presunto assassino di Yara Gambirasio, la signora Arrigoni ha ribadito come insieme ai coniugi Bossetti, lei ed il marito avessero commentato il tragico delitto che aveva coinvolto la tredicenne di Brembate, rivelando anche i problemi economici vissuti in passato dalla famiglia dell’imputato e che aveva portato i Bossetti a cambiare casa.
È molta l’attesa oggi in aula a Bergamo per il processo di Massimo Bossetti, il muratore di Mapello accusato di aver ucciso Yara Gambirasio ormai 6 anni fa. Il processo, dopo l’udienza di mercoledì che ha visto la svolta sulle testimonianze della moglie Marita Comi e di una donna che avrebbe riconosciuto Bossetti con Yara l’estate prima del delitto, vede oggi invece le parole di alcuni nuovi testimoni tra cui la cognata del muratore, Nadia Arrigoni. Intanto cresce l’attesa per il 4 marzo quando, salvo sorprese, Bossetti sarà chiamato direttamente come teste e potrà infatti, incalzato da pm e suo legale, cominciare a ricostruire raccontando la sua verità, quel tragico giorno, il 26 novembre 2010 quando la 13enne di Brembate di Sopra venne uccisa dopo esser stata rapita dalla sua palestra. oggi ascolterà ancora gli altri testimoni, con la madre e il fratello che saranno in aula, mentre non è confermata la presenza della moglie dopo la deposizione di mercoledì scorso.
Il giorno successivo alla nuova udienza del processo a Massimo Bossetti, unico imputato per l’omicidio di Yara Gambirasio, è stato interamente dedicato ai commenti sulle parole dei testimoni chiamati a deporre. Nella giornata di mercoledì 24 febbraio, in aula a Bergamo hanno sfilato i teste e tra questi i riflettori si sono accesi sulle due donne di Massimo Bossetti: la madre Ester Arzuffi e la moglie Marita Comi. Se la prima ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere, limitandosi a salutare il figlio presente anche lui in aula, la seconda ha risposto alle varie domande del pm Letizia Ruggeri, deponendo per circa un paio d’ore. La donna, moglie di Massimo Bossetti e madre dei loro tre figli, sotto giuramento ha affermato di aver effettuato alcune ricerche a sfondo sessuale sui computer di casa, “a volte da sola, altre volte insieme a Massimo”, escludendo categoricamente di aver concentrato la sua attenzione su ricerche relative a “tredicenni”. Quella di Marita Comi è apparsa come una posizione legittima in difesa del marito Massimo Bossetti e proprio su questo aspetto si è discusso ieri pomeriggio nel corso della trasmissione di Rai 1, La vita in diretta. Come sottolineato dal sito Blitz Quotidiano che riprende la trasmissione Mattino 5, la sua deposizione potrebbe ora contemplare dei seri rischi per la donna. A detta del programma, potrebbe intervenire il Tribunale dei Minori decidendo così di togliere l’affido dei suoi tre figli. Nei giorni scorsi, come riporta lo stesso quotidiano online, due Carabinieri del Racis in aula avevano elencato le ricerche che sarebbero state condotte sul computer fisso e sul portatile della famiglia Bossetti, tra cui sarebbero spuntate oltre alle parole chiave “tredicenni per sesso” e “ragazzine” anche la visione di un video dal titolo “Come rimorchiare una ragazza in palestra”.