La Codacons ha presentato un esposto alle authority per capire l’origine dei prodotti lanciati dal colosso dell’alimentazione Eataly di cui è patron Oscar Farinetti. La nota presentata proprio dal Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori non lascia spazio all’immaginazione e spiega come sia importante che i prodotti che riportano la targa di ”prodotti di alta qualità” e tipici del ”mangiare italiano” debbano essere confermati da appositi certificati. Proprio Eataly dovrà fornire delle risposte abbastanza precise per i suoi marchi DOP e IGP sulla provenienza geografica delle materie prime che sicuramente hanno sempre avuto la certificazione di alta qualità. Ovviamente non si può andare a mettere in dubbio la provenienza del cibo, ma altrettanto è vero che gli organi predisposti possono esigere delle documentazioni dopo il controllo di diverse situazioni. Staremo a vedere quali saranno le risposte di Eataly che ovviamente vuole continuare ad offrire qualità.
Tutti ormai conosco Eataly il colosso alimentare che produce e vende al dettaglio prodotti rigorosamente di qualità sia sul territorio che online. Di questa azienda è patron il noto Oscar Farinetti che gestisce con grande amore un vero titano nel suo settore che sta riscontrando ormai da anni un successo dietro l’altro. Ma i prodotti di Eataly sono davvero made in Italy e cioè prodotti nel nostro paese? E’ così che l’Antitrust, come racconta La Stampa nella sua versione online, ha iniziato una vera e propria indagine per fare chiarezza sull’origine delle materie prime di Eataly. Proprio l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha deciso di chiedere a Oscar Farinetti entro venti giorni di depositare alcune informazioni assolutamente specifiche. L’ha reso noto ieri Codacons che precedentemente aveva presentato un corposo e dettagliato esposto alle autorità proprio per venire a capo di questa situazione. In questo si chiedevano delle informazioni preliminari su Eataly. Sarà così l’azienda costretta a mostrare i certificati d’origine per capire veramente come si spera che siano italiani.