A duemila anni di distanza dal momento in cui i vangeli narrano il primo miracolo di Gesù, la trasformazione dell’acqua in vino durante un banchetto di nozze a cui erano stati invitati sua madre e Lui, quindi non molto distante dalla loro città, Nazareth, in quanto doveva trattarsi di partenti o amici stretti, si è persa qualunque traccia della città di Cana dove ebbe luogo il fatto. Nel corso degli anni si è pensato di aver ritrovato diverse località che potessero corrispondere a quella dei vangeli, ma adesso, dopo quasi vent’anni di studi, l’archeologo Tom McCollough si dice sicuro di aver ritrovato la sede originale della città scomparsa. Specializzato in archeologia biblica, McCollough narra le sue ricerche nel numero del dicembre 2015 della rivista Biblical Archaelogy Review. Secondo lo studioso, il sito di Khirbert Cana o Khirbet Qhana che significa le rovine di Cana, si trova a solo 14 chilometri da Nazareth, dunque una distanza ppsossibile perché Gesù e la Madre vi avessero dei parenti e vi si potessero recare facilmente.. Sul luogo degli scavi, sono riemersi i resti di una sinagoga di epoca romana, diversi fonti battesimali ebraici, sei monete dell’epoca dei Maccabei e un pezzo di ceramica su cui sono incise lettere ebraiche.
SCOPERTO IL LUOGO DOVE GESÙ TRASFORMÒ L’ACQUA IN VINO
Le rovine di abitazioni sembra siano proprio quelle di un villaggio di epoca ellenistica e romana, cioè dal 323 avanti Cristo al 324 dopo Cristo. L’evidenza però che il luogo fosse sacro ai cristiani è in una serie di tunnel segnati da graffiti con le parole “Kyrie Iesou”, Signore Gesù, e i nomi dei pellegrini che qui si recarono in visita.E’ stato trovato poi un altare, che è un sarcofago con una croce stile maltese rivoltato di lato appunto per essere usato come altare. Sopra l’altare, una mensola con due vasi di pietra. Sulla mensola, scrive l’archeologo, c’è spazio per almeno quattro altri vasi. La presenza di sei vasi di pietra sopra un altare in un santuario al di sotto del possibile luogo dove si tennero le nozze di Cana suggerisce in modo evidente che i primi cristiani dell’era bizantina ritenevano che questo fosse il luogo del matrimonio narrato nei vangeli. Non ci sono purtroppo scritte che identifichino il luogo come tale, ma la poca distanza temporale (i cristiani dell’era bizantina giunsero qui verso il 330 dopo Cristo) dall’epoca ellenistica, e romana, quella di Gesù, fa pensare che quei cristiani non avessero ancora perso la locazione del sito originale di Cana, e che dunque la presenza di un santuario fa pensare che sia proprio questo. Ufficialmente, Cana da tempo è identificata con una location molto a nord da Israele e molto lontana da nazareth, su cui nei secoli sono state costruite diverse chiese.