Secondo altre indiscrezioni sull’autopsia di Gloria Rosboch, effettuata nei giorni scorsi, e depositati i risultati oggi, la povera professoressa del Canavese sarebbe stata uccisa vicino a casa sua, appena dopo esser stata sequestrata dalla coppia diabolica, Roberto Obert e Gabriele Defilippi. Lo rivela La Sentinella Del Canavese e finalmente arriva la conferma di ciò che gli investigatori hanno sempre sospettato, ovvero che Gloria Rosboch era già morta quando è stata buttata nel pozzo della vasca di scolo nella ex discarica di Rivara. La morte della donna è arrivata in questa modalità agghiacciante: attirata in una trappola mortale da Gabriele, Gloria è stata strangolata poco dopo esser salita in macchina, presente anche Roberto, l’amante del suo ex allievo. Ha lottato, si è divincolata e ha picchiato il ginocchio contro la parte anteriore della macchina ma purtroppo non è riuscita a liberarsi. L’omicidio sarebbe quindi avvenuto nelle campagne tra Castellamonte e Spineto all’altezza del canale, stando anche alla immagini di una telecamere che avrebbe ripreso la Twingo di Obert verso quelle zone.
I soldi della truffa nel caso di Gloria Rosboch rimangono ancora avvolti nel mistero e purtroppo restano ancora nell’inchiesta visto che, a meno di sorprese ulteriori, rappresentano il movente per cui Gabriele e Obert avrebbero ucciso la povera Gloria. Ebbene, stando alle ultime indiscrezioni rivelate dal quotidiano locale del Canavese, i soldi, quegli 187 mila euro chiesi sotto truffa da Gabriele alla sua ex professoressa, si sarebbero volatilizzati nel senso che proprio sarebbero stati spesi e per questo non si troverebbero da ormai due anni. La procura di Ivrea sta ricostruendo, un passo alla volta, tutti gli spostamenti della coppia diabolica (Defilippi e l’amante complice Roberto Obert) dopo la truffa e sembra che siano stati spesi per festini sul lago, droga e gioco d’azzardo nei casinò. Solo una minima parete sarebbe rimasta e congelata in un conto all’estero. Ma le sorprese non finiscono qui, visto che quei soldi truffati alla donna che poi, avendo denunciato il tutto e rivolendoli indietro è stata “punita” con l’orribile morte, non sono gli ultimi truffati dalla coppia di amanti: ci sarebbero infatti altre truffe simili che sono al vaglio degli inquirenti e i tasselli a poco a poco stanno componendo una figura criminale molto ampia che va ben oltre l’omicidio di Gloria Rosboch. E per questo l’orrore purtroppo è destinato a salire man mano che verranno scoperti nuovi capitoli.
Sono passati quasi quattro mesi dal terribile delitto della professoressa di Castellamonte, Gloria Rosboch. Ad uccidere la donna 49enne sarebbero stati i due ex amanti, Gabriele Defilippi e Roberto Obert, i quali finora avrebbero continuato a rilanciarsi le accuse reciprocamente, sebbene le prime indiscrezioni sull’autopsia effettuata sul corpo della vittima avrebbero confermato il ruolo attivo svolto da entrambi. Nonostante siano passate ormai diverse settimane dall’arresto delle tre persone coinvolte nel delitto – tra cui anche la mamma di Gabriele Defilippi, Caterina Abbattista, accusata di concorso in omicidio -, gli anziani genitori di Gloria Rosboch non riescono a darsi pace. Il settimanale Giallo ha raccolto le loro dichiarazioni rotte dal dolore. “Dev’essere stato terribile per lei, che in vita sua non aveva mai sofferto”, hanno commentato. A loro detta, Gloria non aveva mai mentito su nessun aspetto ed anche in merito ai 187 mila euro oggetto della truffa fece tutto in gran segreto. Solo quando i genitori le chiesero maggiori informazioni, lei confessò tutta la verità. In merito al giorno del delitto, avvenuto lo scorso 13 gennaio, i due anziani genitori hanno raccontato: “Ci era apparsa normale, ma capimmo che ci teneva nascosto qualcosa”. Dopo la misteriosa scomparsa e fino all’arresto dei presunti responsabili, in merito al giallo di Gloria Rosboch era stata percorsa anche la strada del suicidio, mai realmente sostenuta dalla sua famiglia. “Ci dissero di stare tranquilli perché l’avrebbero ritrovata, ma noi sapevamo che era morta. E sapevamo che a ucciderla era stato Gabriele”, hanno aggiunto. Entrambi gli anziani genitori non ce la fanno a perdonare i responsabili dell’atroce delitto che definiscono “bestie malvagie” e per i quali “la giustizia terrena sarà fin troppo lieve”.