“Ci siamo illusi o ci hanno fatto credere che la scienza possa prendere il posto della natura, ma non è così e anche la fecondazione omologa o eterologa non sono la panacea dei nostri mali”. Lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenendo alla Summer School della Fondazione Magna Carta. “Un Paese che non garantisce un tasso di sostituzione – ha aggiunto la responsabile del dicastero – è un Paese morto. Se non nasceranno bambini in Italia non sappiamo chi pagherà le nostre pensioni né come pagheremo l’assistenza sanitaria universalistica. Non è solo un problema economico ma anche culturale: bisogna capire che fare figli è un dovere sociale e una cosa normale”. Lorenzin ha quindi concluso spiegando che il crollo demografico e la mancanza del tasso di sostituzione in Italia “è un vulcano che sta per esplodere e sappiamo anche quando: per il nostro paese e per il nostro welfare è rischioso come la crisi economica. Se non si ritorna fare bambini è un disastro”.
Come molte altre regioni italiane, anche le Marche hanno recepito le linee guida sulla fecondazione eterologa. La Giunta regionale ha infatti approvato la delibera presentata dall’assessore alla Salute Almerino Mezzolani: “Il provvedimento – ha detto – avvia l’eterologa anche nella nostra regione. La fecondazione sarà possibile presso la struttura ospedaliera del Salesi di Ancona e, a breve, anche presso l’Azienda Ospedaliera Marche Nord di Pesaro, dove è di prossima apertura il Centro di procreazione medicalmente assistita (Pma). L’eterologa sarà possibile secondo i percorsi già codificati dalla Regione per la Pma (a partire dal 2005 e nel 2011), con le specifiche modalità individuate ora dalla Conferenza delle Regioni”. Le linee guida emanate consentono quindi l’avvio, anche nelle Marche, delle tecniche di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo, precisa ancora l’assessore, “comprese quelle che impiegano gameti maschili e femminili entrambi donati da soggetti diversi dai componenti della coppia ricevente, garantendo la sicurezza e la tutela della salute di tutti i soggetti coinvolti”. Per quanto riguarda l’eventuale costo dell’intervento, Mezzolani ha fatto sapere che “attendiamo, anche su questo aspetto, una condivisone generale, per poter normare, in maniera quanto più condivisa, le questioni relative alla gratuità dell’intervento o alla previsione di un ticket”.