Il 7 agosto la Chiesa celebra la memoria di San Gaetano Thiene, sacerdote veneto vissuto a cavallo tra il quindicesimo e il sedicesimo secolo, co-fondatore dell’Ordine dei Teatini. San Gaetano Thiene nacque a Vicenza nell’ottobre del 1480, in seno a una delle più antiche famiglie aristocratiche della città berica. In quell’epoca, Vicenza era entrata nell’orbita della Repubblica di Venezia, ma l’aristocrazia locale aveva comunque mantenuto il suo potere e la sua posizione influente anche all’interno dei nuovi ordinamenti statali imposti dai dominatori.
Nel 1492, il conte Gasparo Thiene, padre di Gaetano, scomparve prematuramente: l’educazione del giovane venne curata dalla madre, Maria Da Porto. Il talento per gli studi del giovane Gaetano fu subito notato dalla famiglia, che decise di inviarlo a studiare Diritto alla prestigiosa Università di Padova. Qui ottenne la laurea in giurisprudenza nel luglio del 1504. Nonostante il titolo ottenuto e il grande talento nel campo del diritto, Gaetano sentiva in sé una fortissima vocazione religiosa, che lo portò a maturare la decisione di prendere i voti non appena finiti gli studi universitari.
La madre di Gaetano, che aveva già perso prematuramente due figli maschi, si oppose duramente alla volontà del giovane, in quanto sperava che questi si sposasse e mantenesse in vita il lignaggio della famiglia Thiene. Nonostante l’opposizione della madre, Gaetano ricevette la tonsura dal vescovo di Vicenza, Andrea Dandolo.
Nel 1505, Gaetano fece costruire una piccola chiesa nei pressi del borgo di Rampazzo (Vicenza), per poter così dare un luogo di culto ai poveri contadini della zona. La chiesa venne inserita nella grande tenuta di campagna dei Thiene, proprietari di gran parte del territorio di Rampazzo. L’edificio, dedicato a Santa Maria Maddalena, esiste ancora ai giorni nostri.
Nel 1507, Gaetano si trasferì a Roma, dove entrò rapidamente nelle grazie del Pontefice grazie alla sua abilità e alla sua devozione. Nella Curia, Gaetano occupò incarichi di grande rilievo, divenendo protonotario pontificio e scrittore delle lettere apostoliche. Grazie alle sue origini venete, Gaetano Thiene riuscì a imporsi come mediatore tra la Repubblica di Venezia e lo Stato Pontificio, a quell’epoca in guerra tra loro per il controllo di Rovigo e della Romagna.
Il 30 settembre del 1516, Gaetano venne ordinato sacerdote. Nel 1519 tornò nella sua terra natale, a Vicenza, trasferendosi poco dopo nella vicina Verona. Durante il suo soggiorno in Veneto, Gaetano fondò un ospedale, destinato alla cura dei poveri e dei malati che non potevano permettersi medici privati. Pochi anni dopo, Gaetano tornò a Roma: assieme ad alcuni compagni decise di fondare una nuova confraternita di sacerdoti, con l’ambizioso obiettivo di riformare il clero e di riportare il livello di vita dei religiosi al livello di quello dei primi cristiani.
Anche se l’obiettivo iniziale di Gaetano e dei suoi compagni non era quello di dar vita a un nuovo ordine sacerdotale, il clima della Controriforma e della lotta all’eresia protestante fecero sì che ciò avvenisse. Il nuovo ordine sacerdotale venne detto Teatino, in quanto uno dei membri fondatori – Gian Pietro Carafa, futuro pontefice con il nome di Paolo IV – era vescovo di Chieti (Theate in latino).
Il sacco di Roma del 1527 portò San Gaetano e i suoi compagni a dover fuggire dall’Urbe e a cercare rifugio a Venezia. La Serenissima concesse ai Teatini l’uso della chiesa dedicata a San Nicola dei Tolentini: fu qui che San Gaetano Thiene venne nominato preposito generale dell’ordine.
Nel 1533, Gaetano si trasferì nel Regno di Napoli per fondare una sezione locale del nuovo ordine.
Nella città campana si dedicò alla lotta dell’eresia e alla cura degli infermi.
Dopo essere tornato a Venezia nel quadriennio 1540-1543, Gaetano tornò in Campania, dove morì il 7 agosto del 1547. Gaetano Thiene venne beatificato nel 1629 e santificato da papa Clemente X nel 1671. Per la fiducia illimitata nell’Onnipotente, San Gaetano Thiene viene chiamato “Santo della Provvidenza”.