Tra gli spettacoli più belli che la Torre Eiffel ha regalato nei 126 anni dalla sua inaugurazione, c’è sicuramente il 31 dicembre 1999. Era il passaggio al nuovo millennio e il monumento diventò protagonista con uno spettacolo pirotecnico indimenticabile. Colorati, argentati, dorati i fuochi partono dalla torre, monumento simbolo di Parigi e della Francia. Dai primi piani inizia un gioco di luce di colore verde, mentre dall’alto della torre si diffonde una luce dorata. Quindi si sente lo scoppiettio dei fuochi d’artificio, mentre si intravedono le luci della capitale francese. Seguono primi piani della torre, quindi riprese per intero con questo gioco di luci che fa da protagonista.
Tanti i film ispirati o girati sulla Torre Eiffel nei 126 anni dalla sua inaugurazione. Tra questi, si ricorda ad esempio “Un lupo mannaro americano a Parigi”, commedia horror del 1997. I tre protagonisti, una volta arrivati a Parigi, salgono sulla Torre Eiffel: stanchi della scalinata decidono di sedersi e di godersi il panorama dall’alto della città. Andy, uno dei tre amici, riesce a salvare una ragazza che ha intenzione di suicidarsi buttandosi dalla torre. da citare anche “Insieme a Parigi”, film del 1964, diretto da Richard Quine con Audrey Hepburn, William Holden e Tony Curtis, dove i due protagonisti sono intenti a scrivere una sceneggiatura dal titolo “La ragazza che rubò la Torre Eiffel”. “L’uomo della Torre Eiffel” è invece una pellicola del 1949 diretta da da Burgess Meredith con Charles Laughton nel ruolo del commissario Maigret.
Nella lunga storia della Torre Eiffel, fin dal giorno della sua inaugurazione, tra gli episodi più noti c’è quello di cui è stato protagonista Franz Reichelt. L’inventore austriaco lavorava in Francia come sarto e nel 1912 realizzò un paracadute annunciando di volersi lanciare dal primo piano del monumento. Il 4 febbraio di quell’anno, alle 8.30 del mattino, Franz salì su uno sgabello e si gettò nel vuoto da 60 metri di altezza. Il paracadute non si aprì e lui si schiantò al suolo perdendo la vita. Il momento è stato anche ripreso in un video (clicca qui per vedere): le immagini mostrano i dubbi che hanno evidentemente assalito il sarto negli attimi prima di buttarsi. La successiva autopsia rivelò che l’uomo morì in realtà prima di toccare terra a causa di un attacco cardiaco.
Google ha deciso di celebrare oggi i 126 anni dall’inaugurazione della Torre Eiffel. Il doodle è dedicato al monumento simbolo di Parigi, creato da Gustave Eiffel, padre anche della Statua della Libertà. Era appunto il 31 marzo 1889, quando il monumento venne aperto al pubblico. Il logo di Big G mostra un disegno in cui sono raffigurati sei operai al lavoro sul monumento e, cliccandoci sopra, si arriva su una pagina che risponde ad ogni curiosità legata al logo e alla celebre Torre. Il nome del monumento deriva dall’ingegnere che ne aveva diretto i lavori. La grande struttura di ferro poggia su quattro pilastri che formano una pianta quadrata, sorge proprio nel centro di Parigi, davanti alla Senna. I lavori durarono due anni, due mesi e cinque giorni e fu aperta al pubblico ufficialmente il 6 maggio del 1889.
La Torre Eiffel venne realizzata in poco più di due anni e inaugurata 126 anni fa in occasione dell’esposizione universale del 1889 che si tenne a Parigi per celebrare il centenario della Rivoluzione francese. Come il celebre monumento, anche Milano ha il suo “simbolo” costruito per Expo 2015: si tratta dell’albero della vita di Marco Balich, direttore artistico del Padiglione Italia, una grande struttura in grado di accendersi, produrre suoni, giochi di luce e colori. L’albero avrà un tronco di circa 30 metri e un ombrello, formato dai rami, del diametro di 45 metri. La parte interna sarà costruita in acciaio, quella esterna in legno lamellare. Il costo della realizzazione si aggira sui 3 milioni di euro. Dieci aziende hanno già dato la loro adesione.
Ci si può specchiare, guardare giù, c’è chi si diverte a seguire le linee: è il pavimento trasparente della Torre Eiffel, il simbolo di Parigi e della Francia la cui inaugurazione si è svolta 126 anni fa. Un percorso che permette di camminare nel vuoto, a 57 metri di altezza, che provoca i brividi. I lavori per la realizzazione del pavimento di cristallo sono durati due anni e sono stati realizzati dallo studio di architettura Moatti-Rivères architectes in collaborazione con Batec, il costo è di trenta milioni di euro, tutto a carico della Sete, la società che gestisce la Torre. L’effetto è da vertigini: lastre trasparenti di soli 32 millimetri di spessore rinforzate da due strati di pellicole resistenti. Ma non è l’unica novità, la tour è anche ecologica: è dotata infatti di quattro pannelli solari di dieci metri quadrati. Lo scopo del progetto è quello di attirare di nuovo i francesi, che rappresentano solo il 14 per cento delle entrate. La “dama di ferro” è alta 324 metri ed è tra i monumenti più visitati al mondo con circa 6,5 milioni di visitatori l’anno con un fatturato nel 2013 di oltre 73 milioni di euro.
La Torre Eiffel ha ispirato anche grandi artisti della pittura, della musica e della letteratura. Tra questi ultimi c’è sicuramente Dino Buzzati, che ha immortalato il simbolo di Parigi inaugurato 126 anni fa in un racconto. In uno dei racconti contenuti ne “La boutique del mistero”, lo scrittore ci fa rivivere la costruzione della torre dal punto di vista di uno degli operai. Nel racconto di fantasia, dal titolo “La torre Eiffel”, André Lejeune è uno degli operai che costruiscono la torre. Prima di assumerlo, Gustavo Eiffel in persona gli fa giurare di non rivelare mai i segreti della torre. André accetta e si mette al lavoro insieme agli altri operai: il loro lavoro è nascosto da dei tubi che spargono una nube di vapore che ha il compito di occultare la loro vista ai passanti. Una volta raggiunti i trecento metri, l’altezza prevista, Eiffel chiede però ai suoi operai di restare, se se la sentono. Alcuni, tra cui André, lo fanno e continuano a costruire la torre all’infinito, arrivando addirittura a vivere lì. Per farli scendere, dopo ben quarant’anni, arriverà addirittura l’esercito. Il giorno dell’inaugurazione, mentre tutti sono felici, i poveri vecchi operaio piangeranno guardando la torre riportata alla sua altezza originale e gran parte del lavoro della loro vita cancellato.
E’ il simbolo di Parigi e di tutta la Francia, ma ce ne sono almeno una trentina di copie sparse in tutto il mondo. La Torre Eiffel, inaugurata 126 anni fa, è uno dei monumenti più copiati, soprattutto in America: basti pensare che in tutti gli Stati Uniti si contano almeno ventiquattro città con il nome di “Parigi” e in alcune di queste è stata anche costruita una copia (in versione ridotta) della celebre torre. Molto note sono le Torri Eiffel realizzate nel 1993 in Texas e nel Tennessee, da sempre in competizione: dopo essere stato superato in altezza, il Texas ha risposto aggiungendo in cima un enorme cappello da cowboy allungando la sua torre di ben 19 metri. Un’altra Eiffel ormai famosa in tutto il mondo e tra le più simili all’originale è quella realizzata a Las Vegas, in Nevada, che ancora oggi fa parte del casino Paris Las Vegas. Infine a Shenzhen, in Cina, è stata creata una Torre Eiffel altissima in un parco giochi chiamato “Finestra del mondo” che contiene repliche di famosi monumenti.
La Torre Eiffel è diventato ormai un simbolo, non solo di Parigi, ma dell’intera Europa. Oggi, 31 marzo 2015, ricorre il 126 anniversario dell’apertura al pubblico della mitica Torre Eiffel, recentemente divenuta anche simbolo della lotta per l’ambiente con l’installazione di alcune pale eoliche, utilizzate per la produzione di energia verde. E il connubio tra la Torre Eiffel e la causa ambientalista ha avuto l’ultimo esempio in occasione dell’Earth Hour, quando le luci della Torre sono state spente contestualmente a quelle dei monumenti più importanti di tutto il mondo, come quello del Colosseo nella città italiana di Roma.
Gustave Eiffel è conosciuto in tutto il mondo per essere colui che ha progettato la Torre Eiffel. Eiffel nacque nel dicembre del 1832, a Digione: la sua famiglia inizialmente aveva il cognome Bonickhausen, ma essendo troppo difficile da pronunciare per i francesi, un lontano parente aggiunse il termine Eiffel, prendendo spunto dalla zona dove la famiglia ebbe origini, ovvero nella regione tedesca Eiffel. Essendo nato in una famiglia ricca, nel 1843 Gustave Eiffel si iscrisse al collegio di Santa Barbara, per poi iscriversi, nel 1852, all’Ecole centrale des arts et manufactures, dove dopo tre anni divenne ingegnere chimico. Al termine del suo corso di studi, Eiffel iniziò ad effettuare qualche lavoro, e nel 1856 incontrò Nepveu, un imprenditore che effettuava costruzioni in metallo e acciaio: i due collaborarono per diversi anni, e la prima realizzazione che Eiffel fece fu quella del Pont Saint Jean. La costruzione è famosa in tutto il mondo, in quanto si trova sulla Garonna, ma non solo: la costruzione nelle sue fondamenta è realizzata con una tecnica particolare, ovvero utilizzando anelli in ghisa posti sotto il livello dell’acqua di ben sedici metri. Durante la costruzione, un giovanissimo Eiffel, per salvare la vita ad un operaio, si gettò nell’acqua del fiume e lo soccorse: questo dunque fece crescere la notorietà di Eiffel, che veniva visto come ottimo ingegnere e come una persona dalla grande umanità. Nel 1866, Eiffel, dopo aver cambiato ufficialmente il suo cognome, fondò una sua impresa di costruzioni. Con il passare degli anni, Eiffel continuò ad operare nel settore delle costruzioni, realizzando diverse opere come Halle de Gare ad Agen e Tolosa, che gli fecero aumentare la popolarità. Purtroppo però, nel 1885 Gustave Eiffel incappò in una situazione tutt’altro che positiva, visto che dovette far fronte a grossi guai giudiziari, e venne condannato da un tribunale francese. Il tutto accadde quando un banchiere francese de Lesseps gli commissionò il lavoro sul Canale di Panama: fu uno dei più grossi scandali internazionali del tempo, da cui Gustav Eiffel riuscì a riabilitarsi solo dopo innumerevoli traversie. La sua revisioni del progetto originario erano ingenieristicamente molto solidi, molto meno solide le disponibilità finanziarie di de Lesseps, che con le spalle al muro si spinse in una impresa temeraria di corruzione sistematica per terminare il progetto, prima di essere travolto dallo scandalo. Due anni dopo queste vicende, Gustav Eiffel lavorò al suo capolavoro, la costruzione simbolo della Francia, che porta appunto il suo nome: la Torre Eiffel. Alta 324 metri, ed è stata costruita in due anni. Centinaia di operai vennero impiegati per edificare l’opera, che possiede, nelle varie facciate, le incisioni dei migliori studiosi del periodo e contribuirono ad edificare la Torre Eiffel, anche se questo creò non poche polemiche, visto che mancano i nomi delle donne che ottennero un ruolo importante proprio durante la costruzione della torre. Dopo la realizzazione della Torre Eiffel, che venne aperta al pubblico proprio il 31 marzo, dopo due anni di lavoro, Eiffel venne ricercato in tutto il mondo per poter effettuare diverse altre opere, come il Ponte Acquedotto in Spagna, precisamente a Milagro, o come quello ferroviario in Portogallo.