Invidie, gelosie, insulti, terrore e minacce. Questo è l’ambiente in cui si sarebbe consumato l’omicidio di Isabella Noventa, la segretaria uccisa nella notte fral 15 gennaio scorso. Eppure all’inizio fra Isabella Noventa e Freddy Sorgato c’era stato il vero amore. Almeno fra il 2013 ed il 2014 quando le cose fra i due andavano ancora bene. Sorgato infatti, come riporta Il Gazzettino, la riempiva di regali, serate all’insegna del ballo, cene e spesso e volentieri arrivava anche a spendere circa 2mila euro al mese. Autotrasportatore, Freddy Sorgato ha destato ulteriori dubbi proprio per questa forte disponibilità di denaro, una quantità eccessiva per un lavoro come il suo. Il pm Giorgio Falcone, preposto alle indagini, ha richiesto l’intervento della Guardia di Finanza per passare al vaglio il patrimonio di Sorgato ed anche quello stile di vita troppo in contrasto con le sue disponibilità economiche. Dai primi accertamenti sarebbe emerso che l’autotrasportatore teneva lezioni di ballo per arrotondare lo stipendio ed è per questo che inizialmente era stato definito dai media “maestro di ballo”, un dato che nei giorni successivi era stato smentito sia dallo stesso Sorgato che da Manuela Cacco, l’amica tabaccaia. Inoltre Freddy Sorgato faceva anche dei massaggi shiatsu, gli stessi che la notte dell’omicidio avrebbe fatto ad Isabella Noventa poco prima che la sua vita terminasse. Entrambe le attività venivano gestite in nero, ma si aggiungevano agli affitti dei quattro appartamenti di sua proprietà, due dei quali ricevuti in eredità alla morte del padre. In totale, secondo le indagini le entrate mensili di Sorgato si aggirano a 5-6mila euro.
Nonostante le ricerche del cadavere di Isabella Noventa, la segretaria 55enne scomparsa da casa lo scorso 15 gennaio 2016, non abbiano portato al momento i frutti sperati, gli inquirenti stanno provando a stringere il cerchio sui 3 principali indagati nella vicenda. È infatti di poche ore fa la notizia, rilanciata da “Padovaoggi.it“, secondo cui gli investigatori avrebbero requisito computer, cellulari, chiavette usb e schede sd di Freddy Sorgato, della sorella Debora e dell’amica/amante Manuela Cacco. Sempre secondo “Padovaoggi.it” la Procura sarebbe poi intenzionata a svolgere un’indagine di tipo fonico per capire chi era l’uomo con accento meridionale che telefonò alla redazione di “Chi l’ha visto” sostenendo che si fosse allontanata di sua spontanea volontà e che indicò come persona informata sui fatti l’avvocato Nicola Giobba.
Mentre le ricerche del corpo di Isabella Noventa, la segretaria di 55 anni scomparsa lo scorso 15 gennaio 2016, sono state momentaneamente sospese si torna a parlare dell’avvocato Nicola Giobba, il legale tirato in ballo nella vicenda da un uomo che mesi fa telefonò alla trasmissione di Rai Tre “Chi l’ha visto”, sostenendo che da lui ci si dovesse recare per scoprire qualche dettaglio in più sulla scomparsa di Isabella. L’uomo però, come riportato da “Il Gazzettino”, si è detto totalmente estraneo alla vicenda:”Cado dalle nuvole. Non ne ho la minima idea di come a questa persona sia venuto in mente di fare il mio nome. Io Isabella Noventa non la conoscevo, non l’ho mai vista, e neppure nella mia carriera mi sono mai occupato di vincite“. L’autore della telefonata era un uomo con accento presumibilmente meridionale:”Mi hanno fatto sentire questa telefonata ma non ho neppure riconosciuto la voce dell’uomo. Non so veramente spiegarmi la cosa“. Che si tratti di un tentativo di depistaggio?
Continuano ad esserci poche certezze per quanto concerne la triste vicenda di Isabella Noventa, la segretaria di 55 anni scomparsa nel nulla dallo scorso 15 gennaio 2016 nei pressi del fiume Brenta. Il presunto responsabile della sparizione Freddy Sorgato che tra l’altro avrebbe ammesso di aver ucciso la donna e di averne buttato il corpo nel fiume Brenta, agli occhi degli inquirenti appare poco attendibile tant’è che sono state fermate le ricerche del corpo. Intanto, il fratello di Isabella, Paolo Noventa ha lanciato un appello a Dolores Sorgato,madre di Freddy, nel corso di una intervista a Il Gazzettino: ”La signora Dolores è una donna distrutta dal dolore. Dal giorno alla notte si è trovata due figli rinchiusi in carcere. A lei voglio dire di illuminare la mente di Freddy e di convincerlo a dire la verità su dove ha occultato il corpo di mia sorella”.
Il corpo di Isabella Noventa, la segretaria 55enne uccisa lo scorso 15 gennaio 2016 sembra essere svanito nel nulla. Nascosto dalle bugie del suo presunto assassino, Freddy Sorgato, in merito al quale gli inquirenti sono sempre più convinti che abbia mentito volutamente sul punto da lui stesso indicato il giorno dell’arresto. Lo stesso Freddy, ex fidanzato di Isabella Noventa, aveva confermato di aver gettato il corpo senza vita della donna nelle acque del Brenta ma, nonostante le lunghe ricerche, le squadre impegnate non avrebbero ottenuto alcun risultato importante. Secondo quanto riportato ieri dal quotidiano Il Gazzettino, le ricerche in acqua (che hanno costato la vita al sommozzatore Rosario Sanarico) si sarebbero spostate sempre più verso il veneziano, ipotizzando lo spostamento del cadavere di Isabella Noventa a causa delle correnti. Non si esclude, tuttavia, l’ipotesi della menzogna, l’ennesima messa in atto da Freddy Sorgato, dopo quelle relative alla dinamica dell’omicidio di Isabella Noventa e che coinvolgerebbero anche la sorella Debora e l’amica-amante Manuela Cacco. Intanto, in base a quanto svelato ieri dalla trasmissione Pomeriggio 5, le ricerche del corpo di Isabella si sarebbero al momento fermate in attesa di nuovi sviluppi da parte degli inquirenti. Il settimanale Giallo, nel frattempo, ha pubblicato la lettera drammatica scritta da Isabella in tempi non sospetti e che alla luce degli ultimi avvenimenti avrebbe assunto un carattere profetico. “Le vite parallele le hai viste in tv o è il frutto di qualche altra trovata di tua sorella o di qualche altra persona?”, scriveva Isabella Noventa tra dicembre 2014 e gennaio 2015. “Con questo ho capito di avere avuto a fianco solo una persona disonesta e bugiarda… Fatti curare, non da uno psicologo ma da uno psichiatra… Hai anche tu i tuoi difetti il più grosso è che tu sei tanto bugiardo”, aveva aggiunto la segretaria. Una lettera che oggi, dopo la sua morte, sembrerebbe delineare quanto già sottolineato dagli inquirenti.