Dopo due anni e mezzo di dibattimenti e rinvii il processo di primo grado che vedeva imputato Roberto Maroni, ex governatore leghista della Regione Lombardia con l’accusa di induzione indebita e turbata libertà nel procedimento, si è concluso con la condanna ad un anno e a 450 euro di multa dell’ex ministro dell’Interno, ritenuto colpevole dai giudici della IV sezione penale del Tribunale di Milano esclusivamente per il secondo capo d’accusa. Una sentenza che Roberto Maroni ha deciso di commentare con un pizzico di ironia e di amarezza:”Vengo assolto e condannato allo stesso tempo. Un colpo al cerchio e una alla botte. Mi va di commentare così, con una battuta, la decisione del tribunale che mi assolve dal reato più grave, l’induzione indebita, e mi condanna per una raccomandazione mai fatta”. In ogni caso la difesa dell’ex governatore lombardo ha confermato che ricorrerà in Appello. (agg. di Dario D’Angelo)
L’EX MINISTRO RICORRERA’ IN APPELLO
Nonostante il legale dell’ex Ministro Maroni abbia espresso soddisfazione per la sentenza e la condanna ridotta, il diretto interessato ha affermato di voler puntare all’appello per essere completamente scagionato da tutte le accuse, comprese quelle che l’hanno portato alla condanna riguardo gli aiuti elargiti ad alcune ex collaboratrici. Maroni nella giornata di oggi è stato anche citato da Matteo Salvini come ultimo ministro che è intervenuto sulla questione dei Rom in Italia: un’esperienza da Ministro dell’Interno prima di diventare Governatore della Regione Lombardia, una carriera politica che l’ha messo anche nell’occhio del ciclone come per questa vicenda che l’ha portato a subire una condanna a un anno di reculusione e a 450mila euro di multa. Ma come anticipato, Maroni ricorrerà dunque in appello. (agg. di Fabio Belli)
IL COMMENTO DEL LEGALE
L’ex ministro delle Infrastrutture e coordinatore nazionale di Noi con l’Italia, Maurizio Lupi, difende l’ex Governatore lombardo da ogni accusa in merito al nodo Expo: «Roberto Maroni è stato assolto dall’accusa di aver esercitato pressioni illecite per un viaggio a Tokyo per una sua collaboratrice. Il fatto non sussiste ha sancito il tribunale», ha spiegato Lupi dopo che lo stesso avvocato di Roberto Maroni aveva sottolineato come il reato più grave fosse caduto in un nulla. Resta la delusione rispetto all’altra condanna rimasta intatta, con ancora l’ex Consigliere lombardo Lupi che rilancia in una nota «Dimostrerà la sua innocenza anche relativamente al fatto, richiesta di un incarico a Expo per una persona, per il quale ha subito una piccola condanna. Ci vorrà più tempo, ma la sua integrità, ne sono certo, verrà riconosciuta». Si attendono nelle prossime settimane le motivazioni legate alla sentenza che vede il leghista condannato per un anno di reclusione in merito a presunti aiuti ad ex collaboratrici durante il periodo dell’Expo. (agg. di Niccolò Magnani)
MARONI CONDANNATO A UN ANNO
Roberto Maroni è stato condannato ad un anno e a 450mila euro di multa per turbata libertà del contraente per l’affidamento all’ex collaboratrice Mara Carluccio di un incarico in Expo. A due anni dalla prima udienza, i giudici della IV sezione penale del Tribunale hanno emesso sentenza nei confronti dell’ex governatore della Lombardia. L’ex ministro è stato condannato per un solo capo di imputazione con pena sospesa e interdizione dai pubblici uffici. I giudici hanno riconosciuto che l’esponente della Lega, oggi assente in aula per la lettura della sentenza, non è colpevole del reato di induzione indebita per avere esercitato pressioni illecite a far ottenere vantaggi ad un’altra sua ex collaboratrice, Mariagrazia Paturzo, a cui Maroni, secondo l’accusa, sarebbe stato legato da una «relazione affettiva». Tra 90 giorni le motivazioni della sentenza. «Maroni è sollevato perché è caduto il reato più grave, ma io sono curioso di leggere le motivazioni della sentenza», il commento dell’avvocato Domenico Aiello, come riportato dal Fatto Quotidiano.
PROCESSO MARONI, EX GOVERNATORE CONDANNATO A UN ANNO
«Sono deluso, ma non mi scoraggio: ribadisco la mia totale estraneità a qualsiasi comportamento illecito e proprio per questo sono certo che in appello verrò completamente assolto», ha scritto Roberto Maroni su Twitter dopo la sentenza. Giacomo Ciriello, ex capo della segreteria politica di Roberto Maroni, e Andrea Gibelli, ex segretario generale del Pirellone sono stati condannati. A un anno il primo, a dieci mesi l’altro. Mara Carluccio, invece, a sei mesi: come riportato dal Fatto Quotidiano, le sono state concesse le attenuanti generiche. Anche per gli altri tre imputati i giudici hanno sospeso la pena disponendo la non menzione nel casellario giudiziario. Ma il collegio presieduto dal giudice Maria Teresa Guadagnino ha disposto la trasmissione degli atti relativi alla testimonianze di Mariagrazia Paturzo, della portavoce di Maroni Isabella Votino, del direttore generale di Eupolis Alberto Brugnoli e dell’avvocato Sabrina Rossella alla Procura per valutare eventuali profilo di falsa testimonianza.