Nella giornata di oggi, venerdì 9 agosto 2013, nel mondo cattolico si festeggia Santa Teresa Benedetta della Croce martire. Il nome di battesimo della Santa era Edith Stein ed essa era nata nella cittadina polacca di Breslavia il 12 ottobre del 1891. La sua famiglia d’origine era ebrea, ma Edith passò attraverso travagliate vicende da una religione all’altra, fino alla sua conversione definitiva al cattolicesimo che avvenne per lei piuttosto presto, all’età di soli 21 anni. A quell’epoca Edith studiava filosofia all’Università tedesca di Gottingen ed era un’allieva molto promettente, soprattutto nel campo della fenomenologia. Alla fine degli studi, infatti, la ragazza si dedicò subito all’insegnamento, fino a quando nel 1933, compiuti i 32 anni, decise di diventare suora, entrando a far parte dell’Ordine delle Carmelitane Scalze.
A questa decisione la ragazza giunse dopo aver letto per caso un libro, la vita di Santa Teresa d’Avila. Con ciò si spiega probabilmente anche la scelta del suo nome da suora. Ciò che aveva cercato per tutta la vita, fino ad allora invano, era stata la verità e stavolta poteva affermare con assoluta certezza di averla trovata. Quella verità tanto attesa, era lì, di fronte a lei, racchiusa nella vita di Teresa d’Avila, di cui Edith avrebbe fatto tesoro per sempre.
Il triste destino di suor Teresa Benedetta, però, non avrebbe tardato a manifestarsi. Appena qualche anno dopo, infatti, nel 1942, per via delle sue origini ebree, la suora fu deportata nel campo di concentramento nazista di Auschwitz-Birkenau, dove avrebbe trovato la morte all’interno di una camera a gas, vittima di un mondo che era cambiato e che lei stessa definiva ormai “in fiamme”. A ben poco valsero, infatti, i tentativi di salvarla messi in atto dalle Carmelitane, le quali avevano provato a distogliere l’attenzione su di lei da parte dei nazisti inviandola in un convento olandese. Suor Teresa, infatti, sarebbe stata presto scovata e portata via. Del resto, Santa Teresa Benedetta non aveva alcuna intenzione di essere salvata, ma aveva accettato con piena consapevolezza il sacrificio al quale si sentiva destinata.
Fu Papa Giovanni Paolo II a decidere di santificarla nel 1998, dopo che già da 11 anni Teresa Benedetta era beata. Santa Teresa Benedetta della Croce non è una santa come tante altre, perché la sua vicenda personale è stata quella di tanti altri milioni di deportati che fecero la sua stessa fine. Forse anche per questo nel paesino di Wroclaw, non lontano da Breslavia, la si ricorda con tanto affetto e con forte devozione.
Purtroppo della santa non vi sono resti, ma la popolazione locale ha voluto comunque scegliere come luogo per la sua venerazione la chiesa della cittadina, proprio come se Teresa Benedetta fosse sepolta lì. La popolarità della santa, inoltre, si estende ben al di là dei confini di Wroclaw, in quanto la stessa è stata nominata compatrona d’Europa, insieme a Santa Caterina da Siena e a Santa Brigida di Svezia.