Gianna Del Gaudio è stata uccisa all’interno della sua cucina, nella villetta di Seriate. A riferirlo al termine del sopralluogo sulla scena del crimine è stato il genetista Giorgio Portera che lo scorso martedì ha avuto modo di accedere per la prima volta nell’abitazione. “E’ evidente la presenza di tracce copiose all’interno della cucina. Abbiamo anche valutato gli spazi e gli schizzi che si sono sviluppati”, ha commentato il consulente della difesa di Antonio Tizzani. Sotto esame anche il cancelletto, come evidenziato nel precedente focus. L’attenzione però, torna in modo insistente sulla cucina, il luogo nel quale l’ex professoressa in pensione è stata sgozzata. Qui sono visibili molte tracce di sangue e risulta difficile credere che chi abbia fatto ciò non si sia sporcato. A tal proposito, Antonio Tizzani, quando allertò il 118 ed i Carabinieri, al loro arrivo fu trovato perfettamente pulito e lo stesso asserì di non essersi mai sporcato. Anche in merito al cutter, la presunta arma del delitto, Portera ha covato dei dubbi in riferimento alle possibili tracce dell’indagato, come sostenuto dai Ris. “Occorre valutare per bene la temporalità e il contraddittorio. Ricordiamo che è una traccia parziale che poi ripetuta non ha dato nessun risultato”, ha aggiunto. Tizzani tornerà nella casa? “Probabilmente sì, lui vuole tornare a vivere nella casa dove abitava con la moglie”, ha concluso il genetista.
Lo scorso martedì è stata una giornata decisiva per la difesa di Antonio Tizzani, marito indagato di Gianna Del Gaudio. Per la prima volta infatti, il consulente della difesa e genetista Giorgio Portera ha avuto accesso, insieme all’avvocato dell’uomo, nella villetta di Seriate dove si è consumato il delitto. Si è trattato di un sopralluogo tecnico scientifico nel corso del quale, come evidenziato dalla trasmissione Chi l’ha visto 12.25, sono state scattate molte foto ed eseguiti notevoli rilievi scientifici. La casa è stata passata al setaccio, non solo con misurazioni metriche molto accurate ma anche con l’impiego del luminol. Fino a quel momento, nell’appartamento divenuto il luogo del delitto erano entrati solo i militari dei Ris che avevano provveduto lo scorso 17 marzo a depositare una relazione finita sul tavolo del pm titolare dell’inchiesta sul giallo di Gianna Del Gaudio. Lo scorso martedì, Portera si è concentrato nello specifico nella cucina della villetta. È qui che, secondo le indagini, sarebbe stata sgozzata l’ex professoressa in pensione. Di notevole importanza anche il cancelletto dell’abitazione, dal quale Tizzani ha sempre sostenuto di aver visto un uomo incappucciato fuggire dopo aver commesso l’omicidio della moglie. A tal proposito, Portera ha sottolineato l’importanza dell’altezza del cancello (2,4 metri) e del muretto adiacente al fine di dimostrare come sia difficile ipotizzare che sia stato l’indagato ad uccidere, alla luce dell’età e della fisicità dell’uomo. Ricordiamo che sulle piante e sul medesimo cancelletto erano state rinvenute tracce ematiche riconducibili alla vittima.
Nei prossimi mesi potrebbero emergere nuove interessanti novità sul delitto di Gianna Del Gaudio, l’ex professoressa in pensione sgozzata nella sua villetta a Seriate, la notte tra il 26 ed il 27 agosto scorso. La giornata di martedì 4 aprile si è rivelata particolarmente interessante per la difesa di Antonio Tizzani, l’unico indagato per il delitto della donna 63enne. Marito 68enne della vittima, Tizzani ha sempre respinto ogni accusa a suo carico, nonostante i copiosi sospetti nutriti dagli inquirenti nei suoi confronti. Alle telecamere, in occasione di varie interviste, si è sempre dichiarato “innocentissimo”, ed innocente lo sarebbe anche per il suo pool difensivo, soprattutto dopo l’ultimo sopralluogo sulla scena del crimine. Tutto è avvenuto lo scorso martedì quando, come rivela Bergamonews.it, il genetista Giorgio Portera e l’avvocato Giovanna Agnelli, difensore di Antonio Tizzani, sono entrati nella villetta di piazza Madonna della Neve alla ricerca di nuove verità sull’omicidio di Gianna Del Gaudio. L’intento è stato quello di trovare nuovi elementi a conferma della tesi secondo la quale Antonio Tizzani sarebbe del tutto estraneo all’uccisione della moglie, in modo da smentire le ipotesi avanzate fino ad oggi dagli inquirenti. Dopo la consegna delle relazioni relative agli accertamenti eseguiti dal Ris di Parma, dunque, è toccato al consulente della difesa dell’indagato accedere sulla scena del crimine nell’ambito di un importante sopralluogo iniziato intorno alle 15:00 del pomeriggio dello scorso martedì e conclusosi solo dopo circa due ore. Un arco di tempo necessario a setacciare l’intera villetta a schiera di tre piani, compreso l’interrato, con una maggiore attenzione soprattutto alla cucina, l’area della casa nel quale si è consumato il terribile delitto di Gianna Del Gaudio. E’ qui che sarebbero state trovate nuove tracce di sangue che in precedenza non sarebbero state prese in esame e quindi adeguatamente valutate. Subito dopo il sopralluogo, a parlare alla stampa è stato lo stesso genetista Portera, che ha confermato la raccolta di informazioni importanti aggiungendo: “Possiamo già dire che le nostre ipotesi vanno nella direzione opposta a quella della magistratura, ossia che per noi Antonio Tizzani non c’entra nulla con il delitto di sua moglie”. Grande attenzione è stata riservata anche al cancello della villetta sul quale erano state rinvenute tracce di sangue della vittima. A differenza dei precedenti sopralluoghi, questa volta Antonio Tizzani non era presente, lasciando così il suo pool difensivo al proprio importante lavoro atto a contrastare le accuse nei suoi confronti. L’arrivo della difesa dell’ex ferroviere sul luogo del delitto è giunto a distanza di neppure un mese dalla consegna della perizia dei rilievi effettuati dai Ris che avevano concluso come in casa non vi fossero tracce di estranei. Ad oggi il delitto di Gianna Del Gaudio resta ancora senza un colpevole, ma nelle prossime settimane non si esclude che possa esserci un atteso colpo di scena che potrebbe contemplare l’uscita definitiva di Antonio Tizzani dal giallo o, al contrario, un suo maggiore coinvolgimento.