A due mesi dall’omicidio di Pamela Mastropietro, la ricostruzione della scena del delitto fatta nelle indagini dei carabinieri di Macerata si incrina. Gli specialisti del Ris, che hanno effettuato ripetuti sopralluoghi nell’appartamento di via Spalato e sul corpo della ragazza romana, hanno depositato in Procura una relazione che esclude la presenza in quella casa di Desmond Lucky, 22 anni, e Lucky Awelima, 28 anni, arrestati qualche giorno dopo Innocent Oseghale, 29 anni, il principale indiziato del delitto. Di loro non c’è alcuna traccia in quella casa, dunque l’eventuale partecipazione all’omicidio di Pamela Mastropietro può essere ristretta eventualmente solo all’aiuto che potrebbero aver dato a Oseghale per disfarsi del corpo della ragazza rinchiuso nel trolley e lasciato sul ciglio della strada nei pressi di Pollenza. I familiari di Pamela, come riportato da Repubblica, non nascondono la contrarietà per i risultati dell’indagine. Nell’inchiesta comunque è indagato a piede libero anche un quarto nigeriano.
PAMELA MASTROPIETRO, PERIZIA RIS INCASTRA INNOCENT OSEGHALE
Resta il giallo sulle altre impronte trovate nell’abitazione di Innocent Oseghale e non comparabili con alcuno dei soggetti indagati. Il 6 aprile i Ris cominceranno a Roma un altro accertamento irripetibile su una scatola di guanti in lattice che è stata sequestrata nella casa. Si tratta, come riportato dal Resto del Carlino, della terza traccia di Dna trovata. Le prime due tracce appartengono una a Innocent Oseghale, il primo nigeriano finito in carcere per l’omicidio, e la seconda al tassista che accompagnò Pamela ai giardini Diaz (ma non è indagato). Gli inquirenti stanno cercando la persona che potrebbe aver toccato la scatola prima di procedere con lo smembramento del corpo di Pamela. Dopo la perizia del Ris è necessario ricostruire nuovamente la scena del delitto su cui finora gli inquirenti avevano piazzato tutti i nigeriani indagati. Intanto lo zio di Pamela Mastropietro, l’avvocato Marco Verni, commenta con amarezza: «Le nostre forze di polizia, se vogliono, sono tra le migliori al mondo per cui dico a chi ha barbaramente ucciso mia nipote: potete cambiare la vostra ridicola versione dei fatti che io, passo passo, vi smonterò in tribunale. Potrete trovare l’appoggio ipocritamente compassionevole di qualche politicante di turno, magari potrete anche pensare di farla franca, ipotizzando di prendervi gioco dello Stato italiano. Ma ricordate, non esistono delitti perfetti, ma solo investigatori distratti. Io non vi lascerò tregua», riporta Repubblica.