NAPOLI, AGGUATO DELLA CAMORRA: DUE MORTI
La Camorra torna a colpire in pieno giorno e in piena Napoli: nel quartiere di Miano poco dopo le ore 17 due uomini a bordo di un’auto sono stati avvicinati e crivellati di colpi nella seconda traversa di via Janfolla, all’altezza dell’isolato 1 del quartiere popoloso napoletano. Secondo quanto riporta Il Mattino, le vittime sono Antonio Mele, 57 anni, e Biagio Palumbo, 53 anni, ex affiliati al clan Lo Russo transitati nel clan dei Nappello: sono stati uccisi con diversi colpi di arma da fuoco e tutto fa pensare ad un agguato camorristico a mo’ di vendetta, forse proprio per questo “passaggio” tra clan. Erano a bordo di una Peugeot quando sono stati avvicinati da diversi killer che gli hanno esploso contro colpi di pistola: nulla da fare per i soccorsi, i due sono rimasti senza vita e morti dissanguati dai troppi colpi ricevuti. Sul posto ora carabinieri e mezzi di soccorso per tenere al sicuro l’area e ripristinare il traffico, mentre la Procura ha aperto un fascicolo per l’ennesimo, orrendo, aggiustamento di conti “cittadino” per motivi di malaffare camorristico.
SALVINI, “LEVA OBBLIGATORIA CONTRO IL TERRORISMO”
Matteo Salvini torna alla carica e lancia una nuova proposta-provocazione per questa campagna elettorale “roboante”: in un incontro organizzate dalle associazioni nazionali di Alpini, Fante e Bersaglieri, il leader della Lega torna alla carica, «Di fronte a rigurgiti razzisti e alla minaccia del terrorismo penso che la reintroduzione del servizio militare di leva sia meglio per la democrazia». Salvini poi spiega che all’interno del programma elettorale del centrodestra è stato espressamente inserito tale promessa: «l’obbligo in una proposta di legge affinché possa essere previsto su base regionale per sei mesi. Farebbe il bene di tanti ragazzi». Per le coperture economiche, Salvini contestualizza e rilancia la proposta della leva obbligatoria spiegando che «quando si vuole i soldi si trovano. Non credo nel solo servizio civile perché se uno vuole oggi ha mille possibilità. Quindi meglio un obbligo per ragazzi e ragazze di 6-8 mesi che potranno scegliere se farlo civile o militare. Molti Stati che hanno scelto di disarmo ora stanno tornando sui propri passi». (agg. di Niccolò Magnani)
SEDE EMA, MILANO CHIESE SOSPENSIONE TRASFERIMENTO A CORTE UE
Di nuovo il “tormentone” della sede Ema (Agenzia Europa del Farmaco) assegnata ad Amsterdam ma con notevoli ritardi nella costruzione logistica: ebbene, dopo il doppio ricorso di Milano e dell’Italia, oggi il comune guidato da Beppe Sala ha mandato un’altra richiesta alla Corte Europea, chiedendo di sospendere ufficialmente il trasferimento della sede Ema in Olanda fino a che non vi saranno novità sul ricorso presentato. Come riporta Tg Com24, «E’ stato infatti presentato, oltre al ricorso principale, anche un ulteriore procedimento, detto sommario, motivato dall’urgenza della situazione e per prevenire un danno grave e irreparabile a una delle parti». A questo punto la Corte Ue dovrebbe valutare in tempi rapidi la fondatezza della richiesta di sospensiva, con il sindaco Beppe Sala che ha rilanciato ancora «su Ema non mollo, aspettiamo l’esito della visita della Commissione il prossimo 12 febbraio». Da Bruxelles intanto parla il portavoce della Commissione Ue: «Non posso confermarlo. La decisione è nelle mani degli Stati membri. Il ruolo della Commissione è stato molto limitato, riguardava la valutazione delle offerte e lo abbiamo fatto in modo molto meticoloso». In poche parole ha rilanciato che sulla scelta finale la parola spetta agli Stati Membri e non alla Commissione che fino a prova contraria non presenterà neanche i documenti secretati presentati da Amsterdam per l’assegnazione della sede Ema. (agg. di Niccolò Magnani)
GOVERNO GRANDE COALIZIONE: ACCORDO MERKEL-SCHULZ
Dopo le elezioni di settembre oggi, 7 febbraio 2018 potrebbe ufficialmente nascere il governo di Grande Coalizione con Merkel cancelliere e Martin Schulz, leader Spd, al centralissimo Ministero delle Finanze, prendendo la tosta eredità di Shauble. Dopo altre trattative durate tutta la notte, l’accordo tra conservatori Cdu-Csu i socialdemocratici di Spd è ormai cosa fatta: per la prima volta però i ministeri che potrebbero finire a “rivali” sarebbero assai centrali, a dimostrazione del fatto che per la Merkel l’ultima vittoria alle Elezioni è costata parecchio. Finanze, Esteri e Lavoro, dicasteri centrali, finiscono tutti all’Spd con Schulz che appunto mira a prendere la poltrona di Shauble: come spiega la Stampa, «Ora i termini dell’intesa verranno illustrati ai circa 450.000 iscritti all’Spd, il referendum dovrebbe durare tre settimane e solo allora, con il placet della base, la Germania potrà avere davvero un nuovo governo». Si supera così lo stallo e il rischio “nuove elezioni” che poteva avvenire se non fosse arrivato l’accordo – ora da ratificare – tra Cdu e Spd. (agg. di Niccolò Magnani)
BERLUSCONI DÀ I SONDAGGI: “SIAMO TRA IL 39% E IL 40%”
In una intervista a Radio24 Silvio Berlusconi “dà i numeri”, nel senso di sondaggi: «Il Pd sta al 21%, il M5s al 27%, il centrodestra attorno al 39,40%: solo noi possiamo assicurare una maggioranza di governo. Io dico no ad ogni altro governo che non esca dalle urne». Un “No” dunque anche alle possibili Larghe Intese post-voto con Renzi, i centristi e parte di Forza Italia? Ancora la netta smentita non c’è, e nemmeno dall’altra parte dopo che ieri sera Padoan a Otto e Mezzo su La7 ha seccamente smentito le ipotesi di governo con 5Stelle, ma ha glissato su Berlusconi e “nuovo” Nazareno. Insomma, l’ex Cav è convinto di superare quota 40% (che però non è neanche detto che porti i numeri necessari per governare), ma le ipotesi al momento rimangono tutte aperte: «Il cittadino non ha alternativa, non ha altra scelta che votare centrodestra altrimenti si torna alle urne. Solo il centrodestra può garantire una maggioranza per il governo, i voti agli altri partiti sono sprecati». Sulla polemica con la Meloni e la mancata partecipazione alla manifestazione Fdi “anti-inciuci”, Silvio dà la sua versione: «E’ dannosa perché potremmo far credere a un accordo tra noi e la sinistra. Questa possibilità non esiste assolutamente. Anche perché abbiamo già inserito il vincolo di mandato per i nostri futuri parlamentari. I nostri elettori ci danno il voto per non unirci alla sinistra. Che senso ha fare una manifestazione per ribadire una cosa che è già chiarissima?». (agg. di Niccolò Magnani)
QUINDICI ARRESTI PER IL DEPISTAGGIO DI INDAGINI
Quindici persone sono finite in manette in merito alle indagini che cercavano di chiarire il depistaggio di alcuni processi in tutta Italia. Tra gli arrestati operati dalle fiamme gialle, ci sono persone di un certo rilievo, come ad esempio l’avvocato civilista Piero Amara o il giudice Giancarlo Longo. Soprattutto su Longo si sono appuntati gli strali della procura, il magistrato secondo l’accusa riusciva a condizionare pesantemente le indagini che si faceva fraudolentemente assegnare, e che finivano quasi sempre in un nulla di fatto per gli indagati. Longo un passato come PM a Siracusa, era sotto indagine anche da parte del Consiglio Superiore della Magistratura, con la massima istituzione giudiziaria che lo aveva messo sotto procedimento disciplinare e trasferito al tribunale amministrativo di Napoli.
PIAZZA AFFARI LIMITA I DANNI
Si era aperta con una grande paura per gli analisti finanziari la giornata di piazza affari, giornata che per fortuna alla fine delle contrattazione ha visto i listini principali italiani retrocedere solamente di un punto e mezzo in percentuale. Tutto era iniziato dopo la chiusura delle borse americane, con Wall Street che aveva lasciato sul terreno quasi cinque punti a causa del presunto aumento dei tassi che dovrebbe essere operato a breve dalla Federal Reserve. A picco anche le criptovalute, con i Bitcoin a un passo dalla soglia dei 6000 dollari, il 30% in meno di quanto era valutato ieri. Si attende adesso la chiusura di stanotte, con molti operatori finanziari che sperano in un rialzo delle quotazioni.
INNOCENT OSEGHALE RIMANE IN CARCERE SOLAMENTE PER OCCULTAMENTO DI CADAVERE
Cade l’accusa più pesante per Innocent Oseghale il giovane spacciatore nigeriano che in un primo momento era stato accusato dell’omicidio di Paola Mastropasqua, la giovane donna rinvenuta a pezzi in un piccolo paese della provincia di Macerata. Il GIP pur convalidando l’arresto non ha ritenuto che ci siano le prove per incolpare il giovane spacciatore anche dell’omicidio della diciottenne. Quello che per ora è l’unico indagato,ha riconosciuto che Paola la sera della sua morte è andata a casa sua, poi secondo la sua ricostruzione i due sono andati in cerca di droga, dopo l’acquisto della sostanza stupefacente Innocent dice di aver perso di vista l’amica, che è stata però ritrovata cadavere e fatta a pezzi.
AL VIA IL FESTIVAL DI SANREMO
Ha preso il via ieri sera dal palco dell’Ariston di Sanremo la rassegna canora più amata dagli italiani: il festival della canzone di Sanremo. Sul palco a fare gli onori di casa Claudio Baglioni, Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino, a loro è toccato il compito di replicare il grande successo delle ultime edizioni, quelle condotte da Carlo Conti. A sfidarsi tra i big venti cantanti che cercheranno di accaparrasi la vittoria, dovranno però vedersela anche otto giovani che cercano la proclamazione della loro verve artistica. Il festival ha visto tra gli ospiti Morandi e Fiorello partendo però già con una grana, Laura Pausini ha infatti la febbre e la sua presenza è stata rimandata a sabato. Appuntamento in prima serata su Rai Uno stasera con il secondo appuntamento.
ANTONIO CONTE AL CAPOLINEA
Sembra destinata ad interrompersi bruscamente la storia d’amore tra Conte e il Chelsea, con il tecnico italiano ormai ad un passo dal licenziamento. A far perdere definitivamente la fiducia all’ex tecnico della Nazionale e della Juventus la debacle nell’utlimo turno di Premier, con i blues che hanno perso pesantemente contro il modesto Watford. Conte nel frattempo va per la sua strada e interpellato dai giornalista conferma che non ha nulla da dire alla società, una società che però sembra intenzionata a cambiare già dal prossimo anno. In tale contesto in pole position per la panchina londinese ci sarebbe lo spagnolo Luis Enrique al momento libero e in attesa di una chiamata. L’eventuale esonero di Conte potrebbe riaprire i giochi per la nazionale italiana, con molti addetti ai lavori che scommetterebbero sul ritorno di fiamma fra Conte e la maglia azzurra.
COME CAMBIANO I DIRITTI TELEVISIVI
La vincita dell’asta per i diritti da parte degli spagnoli di Mediapro potrebbe cambiare del tutto faccia il calcio italiano. Gli spagnoli hanno di fatto superato la concorrenza agguerrita di Sky e Mediaset e pagando oltre 50 milioni di euro a stagione, si sono aggiudicati il diritto di poter commercializzare tutte le 380 partite l’anno della serie A, almeno per il triennio 2018/2021. Adesso i tifosi dovranno fare in fretta a capire dove già a partire dal prossimo anno potranno vedere la loro squadra del cuore, indiscrezioni in tale frangente indicano che le piattaforme di visione potranno essere variegate, dal telefonino alle varie smart TV da poco in commercio. Come se non bastasse si dovrà inoltre attendere l’esito del ricorso presentato da Sky, con i legali della televisione tematica che hanno accusato gli avversari di aver presentato “un’offerta inammissibile”.
EVANI NUOVO CT DELL’UNDER 21
Prenderà il posto di Gigi Di Biagio alla guida degli azzurrini del calcio Alberico Evani, tecnico individuato dal suo ex compagno di nazionale Costacurta per sostituire l’attuale commissario tecnico dei piccoli azzurri, chiamato a sua volta a fare da traghettatore per la nazionale maggiore. Il cambiamento si è reso necessario stante il tempo che si sta prendendo la federazione gioco calcio per l’individuazione del nuovo tecnico della nazionale maggiore, dopo l’allontanamento di Ventura in seguito alla mancata qualificazione a Russia 2018. Evani dopo la sua grande carriera da calciatore e il diploma preso a Coverciano si era dedicato alla guida delle nazionali italiane, esordendo con l’under 18 e finendo a conquistare un prestigioso terzo posto nel mondiale under 20 che si è tenuto in Corea del Sud nel 2017.
PLAUSO ALL’ITALIA DEL RUGBY NONOSTANTE IL KO
Nonostante la pesante sconfitta rimediata all’esordio nel sei nazione di rugby, tanti sono stati i riconoscimenti per l’Italia del rugby. Degli azzurri è piaciuta la grinta con la quale sono scesi in campo, per nulla impauriti dall’evidente divario tecnico tra le squadre schierate in campo. Soprattutto il tecnico degli azzurri Conor O’Shea elogia la produzione offensiva dei suoi giocatori, con gli avanti italiani capace di collezionare buone azioni offensive, che solamente per sfortuna si sono tramutate solamente nelle mete di Benvenuti e Bellini.