Continua a non avere una risposta il giallo di Gianna Del Gaudio, la donna di 63 anni, ex insegnante, uccisa una settimana fa a Seriate, con un taglio netto alla gola. A poter fornire maggiori dettagli su quanto accaduto nella villetta di Piazza Madonna della Neve potrebbero essere i risultati degli accertamenti effettuati nelle scorse ore dai Ris nel luogo del delitto. In base a quanto rivela il quotidiano Il Giorno, al momento non ci sarebbe una pista certa da seguire ma neanche l’arma usata per tagliare la gola mortalmente a Gianna Del Gaudio. L’unico dato dal quale ripartire sarebbe proprio la testimonianza del marito Antonio Tizzani, la quale però avrebbe portato a non pochi dubbi presso gli inquirenti alla luce delle varie incongruenze emerse. L’uomo, al momento, continua ad essere il solo indagato a piede libero per il delitto della ex professoressa in pensione. Finora sarebbe sempre emerso il quadro della famiglia perfetta facendo allontanare momentaneamente i sospetti sul marito, eppure i Carabinieri starebbero indagando anche su un presunto litigio avvenuto proprio la sera del delitto tra marito e moglie.
Continuano le ricerche sul caso dell’omicidio di Gianna Del Gaudio, la 63enne insegnante in pensione, uccisa con una coltellata alla gola lo scorso 27 agosto a Seriate, in provincia di Bergamo. Le indagini proseguono e il marito di Gianna Del Gaudio, Antonio Tizzani, resta al momento l’unico indagato, a piede libero, per l’omicidio della donna. Secondo quanto riferito ieri nella trasmissione di Rai 1 La vita in diretta i Ris hanno effettuato ricerche nella villetta dove è stata uccisa Gianna Del Gaudio alla ricerca con tutta probabilità dell’arma del delitto. Il marito di Gianna Del Gaudio sostiene di aver visto quella notte un uomo incappucciato uscire dalla sua casa e di aver poi trovato la moglie morta. Antonio Tizzani è indagato come atto dovuto essendo l’unica persona presente al momento dell’omicidio dell’ex insegnante. In merito all’indagine in corso, come riporta il Giorno, l’uomo ha affermtao: “Quando succederà quello che spero, parlerò: e allora vorrò le scuse di tutti”.
L’omicidio della professoressa in pensione, Gianna Del Gaudio, resta ancora senza una soluzione. Chi ha ucciso la donna 63enne, amata da tutti, compreso il marito ora indagato a piede libero, la notte tra il 26 ed il 27 agosto scorso, nella sua villetta di Seriate? Proprio Antonio Tizzani, marito della vittima, è stato indagato per il delitto della donna. Si parla di un atto dovuto, sebbene le sue dichiarazioni non hanno trovato la piena convinzione di chi indaga all’intricato caso. L’uomo, ricordiamolo, ha raccontato di aver visto un presunto ladro, incappucciato e di schiena, darsi alla fuga dal giardino della sua abitazione ed una volta entrato in casa di aver notato la moglie in un lago di sangue, con la gola tagliata. Una frase pronunciata ieri ai giornalisti e ripresa da un collega de L’Eco di Bergamo intervenuto alla trasmissione La vita in diretta, avrebbe lasciato ulteriori dubbi. Il marito di Gianna Del Gaudio avrebbe in merito asserito: “Quando succederà quello che spero, parlerò: e allora vorrò le scuse di tutti”. L’uomo spera probabilmente che venga preso il vero assassino della moglie, sentendosi ora ingiustamente nel mirino dei sospetti pur professandosi innocente. In merito alle novità rese note proprio nel corso della trasmissione di Rai 1, a parlare è stato il procuratore di Bergamo che si è espresso sulle indagini in corso. Queste partirebbero dalla versione resa dal marito di Gianna Del Gaudio sul presunto ladro fuggito dall’abitazione dopo il delitto della donna. A tal proposito, il procuratore avrebbe rinnovato l’appello alla cittadinanza ed ai vicini di casa della vittima affinché possano mettere a disposizione degli inquirenti eventuali filmati del luogo del delitto non solo relativamente alla sera dell’omicidio ma anche dei giorni precedenti, al fine di confrontarle con le immagini in loro possesso. “Al tempo stesso continuiamo con gli accertamenti tutt’ora in corso sugli aspetti relazionali e sulle incongruenze nel racconto del principale indagato che rimane il marito della vittima”, ha chiosato. Per ore i Ris hanno lavorato all’interno della villetta portando via anche diversi oggetti pronti per essere analizzati. Ma cosa stanno cercando realmente? Come spiegato dall’inviata del programma, i Carabinieri sono tornati ieri nella villetta di Seriate e hanno avviato ulteriori ricerche, liberando spazi nel varco che si trova dietro l’abitazione, ovvero da dove sarebbe fuggito il presunto ladro, anche attraverso l’uso di un metal detector. In merito alle indagini c’è massimo riserbo ma è chiaro che si mira alla ricerca dell’arma usata per uccidere la povera Gianna Del Gaudio.