L’eruzione del vulcano islandese Fimmvorduhals ha causato una tale ricaduta di cenere su tutto il nord Europa da rendere necessario sospendere moltissimi voli aerei. A Londra, gli aeroporti di Heathrow, Gatwick e Stansted hanno sospeso più di 250 voli. In Scozia e a Belfast sono stati chiusi tutti gli aeroporti. Problemi anche in Danimarca, Norvegia e Russia. Il problema è infatti duplice: oltre alla scarsa visibilità, la cenere del vulcano può causare guasti ai motori dei velivoli. Il vulcano si trova sul ghiacciaio Eyjafjallajokul. Lo spazio aereo inglese resta chiuso fino a domani mattina. In Danimarca e Norvegia lo spazio aereo verrà chiuso a partire dalle 18 di oggi.
L’aeroporto di Oslo aveva già provveduto sin dalle 10 di questa mattina. In Svezia gli aerei non voleranno dalle 21 di questa sera. La Francia ha sospeso i voli in direzione di Gran Bretagna, Scozia, Copenaghen e Oslo dalle 12 di oggi. Il Belgio ha sospeso ogni volo a partire dalle 16 e 30 dopo aver sospeso in precedenza i voli verso Scandinavia e Regno Unito. L’Olanda farà altrettanto dalle ore 19. In Germania sono stati cancellati 29 voli in partenzxa dall’aeroporto di Francoforte: si tratta dei collegamenti verso Oslo, Stavanger, Londra, Dublino e Manchester. In Spagna, i voli in arrivo o in partenza per l’Inghilterra e la Scandinavia sono tutti stati cancellati.
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– In Italia, la British Airways ha cancellato per adesso quattro voli tra Londra e Roma. Stessa iniziativa da parte di Easy Jet e Alitalia, a cui vanno agigunti i voli verso Amtserdamo e Bruxelles. La prima conseguenza di questi blocchi è l’aumento della richiesta di biglietti ferroviari Eurostar: tutti i treni da Bruxelles e da Londra per Bruxelles risultano completamente esauriti sia oggi che domani. Si invitano le persone a non recarsi in stazione senza il biglietto sperando di trovare posto. In Islanda la protezione civile ha invitato la popolazione a non uscire di casa e se è costretta a farlo di indossare maschere anti gas. Le ceneri potrebbero essere velenose.
