SONDAGGI POLITICI PIEPOLI, TOPFIVE MINISTRI: FRANCESCHINI BATTE MINNITI
I sondaggi politici elettorali prodotti dall’istituto Piepoli mostrano la consueta Top Five dei Ministri del Governo anche per questo mese: rispetto ai mesi precedenti, torna di nuovo in sella Minniti che si riprende la seconda posizione assieme a Graziano Delrio. Non si batte però la Cultura, con il ministro Franceschini che si conferma in testa alla classifica di fiducia e consenso, con il 51% dei voti: dietro col 50% i ministri di Interni e Trasporti, mentre al terzo posto a parimerito troviamo Pier Carlo Padoan (Economia) e Maurizio Martina (Agricoltura). A completare la TopFive troviamo invece la ministro della Difesa Roberta Pinotti, al 42% di consensi e Andrea Orlando responsabile del Ministero di Grazia e Giustizia che chiude con il 40%. Fuori classifica dunque e bocciatura per tutti gli altri, da Alfano a Lorenzin, da Finocchiaro alla Madia passando per Calenda e Poletti.
EUMETRA: FIDUCIA LEADER, GENTILONI BATTE RENZI
Le nuove intenzioni di voto inserite nei sondaggi politici di Eumetra mostrano le ultimissime voci sulla fiducia nei leader principali del panorama italiano in vista della prossima carica di premier nel 2018: gli intervistati doveva semplicemente indicare il loro grado di fiducia e stima nei nomi elencati dal sondaggio e il risultato, come del resto già avvenuto in questi ultimi mesi, è sorprendente e dovrà far riflettere i vertici del Partito Democratico. È sempre Paolo Gentiloni il politico più apprezzato con il 33% del consenso, seguito a distanza – e parecchia – da Matteo Renzi, segretario del suo partito ma in calo nei sondaggi (al 22%). In fortissimo calo Marco Minniti, dopo l’exploit degli ultimi due mesi, che scende fino al 7%, battuto da Enrico Letta all’11% e da un “papa straniero” al 16%, ovvero un altro esponente politico non citato nell’elenco. Dietro invece Roberta Pinotti, attuale ministro della Difesa, al 4% e Giuliano Pisapia, leader della Sinistra extra-Pd al 7%.
LEADERSHIP DI CENTRO SINISTRA, RENZI AL COMANDO DA SOLO
Il centro-sinistra è, almeno attualmente, il blocco forte della politica italiana. Con una destra al momento dietro (ma in ripresa) è la sinistra forte del PD che è al comando. Sull’argomento in questione vertono alcuni sondaggi politici elettorali che chiedono chi dovrebbe essere il candidato premier in una possibile coalizione tra PD, Mdp, Sinistra Italiana, Campo progressista e altri. Neanche a farlo apposta è sempre Matteo Renzi che guida la classifica aggiudicandosi ben il 40% dei votanti. Un dato importante e che deve far riflettere sul carisma del giovane politico toscano che non smette di ricevere consensi dagli italiani. Ben dietro si attesta l’attuale Premier, Paolo Gentiloni, con il 10% delle preferenze. A seguire ci sono Giuliano Pisapia (5%), Pier Luigi Bersani (4%) e un vecchio conoscente della politica italiana come Romano Prodi (3%). Da questa virtuale classifica emerge chiaro il nome di Matteo Renzi, costretto a defilarsi tempraneamente dalla politica dopo il famoso mancato referendum e la vittoria del NO, ma pronto a rientrare in carreggiata. (agg. Francesco Agostini)
TECNÈ, GIUDIZIO IUS SOLI: IL 56% È CONTRARIO
È certamente uno dei temi politici più dibattuti e intensi di questi mesi e i sondaggi elettorali non potevano che cercare di approfondire il giudizio degli elettori a riguardo. Stiamo parlando dello Ius Soli, la nuova legge al Senato sul diritto di cittadinanza ai figli di immigrati sul nostro territorio almeno da 5 anni (qui tutte le novità in dettaglio): secondo gli ultimi sondaggi analizzati da Tecnè per TgCom 24 ben il 56,2% si dice assai contrario all’approvazione della legge sulla cittadinanza. La politica sull’immigrazione in generale non convince gli elettori italiani e il 34,8% dei favorevoli allo Ius soli lo conferma: scendendo nel dettaglio dei vari partiti, il 67% degli elettori di Mdp voterebbe a favore la nuova legge sullo Ius soli, mentre nel Pd sono il 60% e tra i grillini “solo” il 37,9%, profondamente indecisi sul contenuto stesso della legge e sul freno rappresentato dalla proposta dei principali rivali politici, i democratici. Centrodestra assai contrario invece, con il Sì solo per il 19,1% di Forza Italia, il 13% di Fratelli d’Italia e il 9% della Lega Nord.
DEMOPOLIS, SICILIA: MUSUMECI-CANCELLERI, SINISTRA KO
Giancarlo Cancelleri e Nello Musumeci: la sfida per le elezioni Regionali in Sicilia sembra essere partita a due, come confermano anche i sondaggi politici prodotti da Demopolis: non sembra infatti esserci particolare speranza per la Sinistra (al 3%) che ha confermato come il candidato unico e ufficiale sia Claudio Fava, mentre per Fabrizio Micari (sostenuto da Partito Democratico, Alternativa Popolare, Centristi per la Sicilia, Sicilia Futura – PSI, Il Megafono di Crocetta, Arcipelago Sicilia di Orlando) il 22% nelle intenzioni di voto per ora lo lasciano al terzo posto lontano e molto dal duo di testa. Già, da un lato il candidato grillino che tenta il colpaccio dopo il Governo Crocetta “affondato” in questi ultimi anni anche grazie all’azione di opposizione del M5s: Cancelleri vola con il 35% di consensi, in ascesa rispetto alle ultime analisi. Dall’altro, Musumeci (sostenuto da Forza Italia, Diventerà Bellissima, Fratelli d’Italia, Lega-Noi con Salvini, Indignati di Armao, MpA, Cantiere Popolare, Energie per l’Italia, Idea Sicilia di Lagalla, UdC) ha saputo conquistare un buonissimo consenso e ad oggi viaggia per il 34% di consenso personale per raggiungere il Governo della Sicilia. Rebus interessante da capire per le prossime settimane sarà ovviamente la tenuta del grillino dopo il caos giudiziario sulla sua vittoria alle Regionarie: ipotizzabile qualche piccola perdita di consenso. Sarà influente sulla partita “finale”?