Pierluigi Bersani ha concluso la manifestazione del Pd tenuta al quartiere periferico di Corivale, a Roma. Una manifestazione idealmente “contro la povertà” per ribadire lo stato di crisi in cui versa gran parte del nostro paese. Non sono mancate le frecciate avvelenate contro il sindaco di Firenze, che negli ultimi giorni sembra aver dichiarato guerra al segretario del Pd. Bersani ha fatto riferimento a quanto Renziha detto nei suoi confronti, a proposito del suo incontro con i rappresentanti del M5S che il sindaco di Firenze ha definito umiliante. Una cosa del genere non l’avrei accettata neanche da mio padre, ha detto Bersani, ma per amore del partito sono stato zitto. Ma ha lanciato una battuta: “L’arroganza umilia chi ce l’ha”. Ha poi definito “indecente” la richiesta fatta sempre da Renzi e cioè che la politica faccia presto a risolvere la crisi: di qualunquismo in giro, ha detto, ce n’è già troppo. Quello che serve, ha aggiunto, è una scossa dal lato sociale e una da quello della moralità pubblica. Senza, è difficile che l’Italia riprenda il suo cammino. Ha quindi ribadito il suo no alle larghe intese richieste invece nei giorni scorsi da Berlusconi e Napolitano. Il governissimo, ha detto, non è la risposta ai problemi. No a Berlusconi, ha detto: “Abbiamo avuto 10 anni di frottole e ingiustizie palesi, un promemoria di come siamo arrivati fin qui è utile”. Critico poi verso il M5S che ha detto no alla proposta di un governo del cambiamento: “Ai Cinque Stelle dico: predicavate il cambiamento e ora? Siete ancora lì a dire che c’è l’inciucio Berlusconi-Bersani? Avanti sulla distruzione del Paese”.