Un disegno di legge per vietare alle donne di fede islamica di indossare il contestato burqa nei luoghi pubblici, già approvato ed esecutivo in Francia, potrebbe essere presto realtà anche in Italia. La senatrice del Pdl Simona Vicari, infatti, ha presentato un disegno di legge in proposito perché, come sostiene la senatrice, “Chi decide di vivere in un altro paese deve accettare le regole e gli usi di quel luogo”.
Per la senatrice tale norma non sarebbe in conflitto con le politiche mirate all’integrazione delle diverse identità dei migranti con la cultura e gli usi italiani: ”Non ci si vuole sottrarre – spiega infatti la Vicari – ad un processo di integrazione tra i popoli, che anzi vogliamo favorire”.
La norma “anti-burqa” non sarebbe una legge ad ok, ma solo una modifica all’attuale legislazione in vigore che già punisce il fatto di girare in strada con copricapi che rendano difficile l’identificazione.
Il ddl, infatti, modifica l’articolo 5 della legge n. 152 del 1975 che aveva introdotto il divieto dell’uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo.
La norma, in passato, aveva ingenerato dubbi sulla definizione di luogo pubblico. Il comma all’art. 5 proposto dalla senatrice Vicari estende, invece, il divieto in tutti luoghi tranne che nell’abitazione privata. ”E’ altresì vietato – recita il ddl – in qualsiasi luogo non adibito ad abitazione privata, l’uso di indumenti che comportino la copertura o velatura del volto della persona che lo indossa".