Piazza Affari chiude in calo dello 0,38% e sul listino principale troviamo in rialzo Atlantia (+0,24%), Banco Bpm (+0,53%), Buzzi (+0,39%), Campari (+2,22%), Cnh Industrial (+1,48%), Enel (+0,8%), Exor (+0,59%), Fca (+0,64%), Ferrari (+0,46%), Fineco (+0,66%), Leonardo (+2,11%), Luxottica (+0,09%), Mediaset (+4,17%), Moncler (+2,7%), Prysmian (+1,49%), Recordati (+1,18%) e Terna (+0,2%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-0,74%), Banca Generali (-0,69%), Bper (-1,16%), Eni (-2,32%), Ferragamo (-1,68%), Intesa Sanpaolo (-1,58%), Italgas (-1,52%), Mediobanca (-1,49%), Poste Italiane (-0,77%), Saipem (-2,05%), Telecom Italia (-0,75%), Tenaris (-1,48%), Unicredit (-1,19%), Unipol (-1,81%) e Yoox (-0,78%). Fuori dal listino principale Gequity chiude con un +10,34%, mentre Econsuntek cede il 14,43%. Il cambio euro/dollaro resta sotto quota 1,12, mentre lo spread tra Btp e Bund supera i 176 punti base.
Piazza Affari cede lo 0,6% e sul listino principale troviamo in rialzo Azimut (+0,1%), Banca Generali (+0,1%), Campari (+2,2%), Cnh Industrial (+1,6%), Enel (+0,7%), Exor (+0,7%), Fca (+0,5%), Ferrari (+0,5%), Fineco (+0,1%), Leonardo (+2,2%), Luxottica (+0,2%), Mediaset (+4,3%), Moncler (+2,2%), Prysmian (+0,7%), Recordati (+0,6%) e Terna (+0,2%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-1%), Banca Mediolanum (-1,2%), Banco Bpm (-0,9%), Bper (-2,4%), Eni (-1,7%), Ferragamo (-2,4%), Generali (-0,7%), Intesa Sanpaolo (-2%), Italgas (-2%), Mediobanca (-2%), Poste Italiane (-0,8%), Saipem (-1,8%), Stm (-1,1%), Telecom Italia (-1,1%), Tenaris (-1,2%), Ubi Banca (-1,1%), Unicredit (-1,7%), Unipol (-1,2%), UnipolSai (-1%) e Yoox (-0,9%). Fuori dal listino principale Gequity sale del 10,3%, mentre Ecosuntek cede il 17,8%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,12, mentre lo spread tra Btp e Bund resta a 176 punti base.
Piazza Affari cede lo 0,5% e sul listino principale troviamo in rialzo Banco Bpm (+0,3%), Campari (+1,4%), Cnh Industrial (+1,8%), Enel (+0,4%), Fca (+0,7%), Ferrari (+0,1%), Leonardo (+0,7%), Mediaset (+0,9%), Moncler (+1,5%), Prysmian (+0,2%), Recordati (+0,6%), Terna (+0,1%) e Yoox (+0,2%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-0,9%), Atlantia (-0,6%), Banca Mediolanum (-0,8%), Bper (-1,7%), Eni (-1,1%), Ferragamo (-2,4%), Intesa Sanpaolo (-1,5%), Italgas (-2,1%), Mediobanca (-1,5%), Saipem (-1,7%), Snam (-0,7%), Stm (-0,6%), Tenaris (-1,8%), Ubi Banca (-1,1%) e Unicredit (-0,8%). Fuori dal listino principale Mondo Tv sale del 10,8%, mentre Notorius Pictures cede il 3,4%. Il cambio euro/dollaro si trova sopra quota 1,12, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 176 punti base.
Giornata non molto ricca a livello macroeconomico quella odierna, anche se alcuni dati sono significativi. Alle 10:00 l’indice della fiducia dei consumatori e delle imprese per il mese di maggio relativi all’Italia. Alle 14:30 gli ordinativi dei beni durevoli degli Stati Uniti per il mese di aprile: il consensus è di un incremento dello 0,5%, in netto miglioramento rispetto alla rilevazione precedente.
Alle 14:30 il Pil per il primo trimestre americano che è visto allo 0,9%. Alle ore 16:00 il sentimento d’aspettativa dei consumatori del Michigan, dato sempre molto rilevante, per il mese di maggio: le attese sono per un risultato di 87,9 punti, in leggero calo rispetto ad aprile. Non bisogna poi dimenticare l’apertura del G7 di Taormina.
Ieri Piazza Affari ha archiviato la sessione con un ribasso dello 0,37% a quota 21.292 punti. Male in generale tutte le piazza europee con il Dax che ha lasciato sul terreno lo 0,17% mentre il Cac40 solo lo 0,08%. In questa giornata sono stati principalmente i titoli bancari a soffrire: Intesa Sanpaolo ha ceduto lo 0,8% dopo che Jefferies ha tagliato il giudizio a hold da buy, lasciando però invariato il target price a 2,9 euro per azione. Non troppo bene neanche Unicredit che ha ceduto lo 0,5% nonostante il buy ricevuto da Jefferies. Ha sofferto anche Banco Bpm dopo i forti guadagni delle scorse sedute: -3%.
Ancora molto male Ferragamo che continua il suo momento negativo dopo i conti del primo trimestre del 2017 e la riduzione del rating cinese: il titolo ha ceduto nuovamente oltre cinque punti percentuali. In calo anche Saipem che ha chiuso con un ribasso del 3,1% mentre si sono salvate Italgas con un +1,36%, Telecom Italia con un +0,12% e Chn Industrial con un +1,2%. Lo spread fra Btp e Bund ha chiuso la seduta a 174,5 punti base. In leggero calo il rendimento del Btp italiano decennale che si è attestato al 2,11%.