Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle, è stato intercettato ieri da un capannello di cronisti all’uscita di un albergo romano, prossimo a dirigersi verso la sede Rai in viale Mazzini. Tra i tanti presenti spicca un giovane giornalista del ilfattoquotidiano.it che non va proprio a genio al (ex) comico. “E’ il primo giorno di campagna elettorale?” l’imbeccata del cronista, ma il leader pentastellato svia subito la domanda, mostrandosi più interessato alla sua carta d’identità: “Sei un ragazzo, sei troppo giovane devi crescere”. “Cerca di capire, il giornalista non esiste” la chioccia conclusiva di Grillo.
In un secondo momento parte l’offensiva, o meglio l’invettiva contro la televisione di stato: “La Rai ha 11mila dipendenti, 1.300 giornalisti e perde 250 milioni di euro l’anno. Fanno servizi, come quello di Fabio Fazio che ha intervistato il premier Enrico Letta a Che tempo che fa, in cui il conduttore è uno zerbino”.
Il giornalista del Fatto però non demorde e gli rivolge nuovamente una domanda: “Alle prossime consultazioni farete una proposta per un governo di cambiamento?” Ma niente risposta, solo silenzio e un aspro “Ma chi sei tu?”. Infine, interrogato sul Porcellum, aperta ormai la portiere del taxi che lo porterà lontano, Grillo continua sugli stessi toni: “Non sei un giornalista. Sei troppo giovane, fatti una ragazza”.