Scissione ormai in atto, sembrerebbe, dalle ultime clamorose dichiarazioni provenienti da molti big del Pdl, Alfano in testa. Il fedelissimo di Berlusconi ha appena dato indicazioni ai parlamentari del partito, indicazioni che vanno ovviamente a scontrarsi con la linea del Cavaliere: tutto il Pdl voti la fiducia a Letta. No dunque alla fine di questo governo come chiesto e fortemente voluto da Berlusconi. E’ sceso in campo anche Giovanardi, un insospettabile fino a questo punto, sempre su posizioni di fedeltà assolute al capo, che ha parlato di un gruppo di almeno 40 senatori pronti a dare la fiducia a Letta. In realtà non si vuole usare il termine scissione. Lo stesso Giovanardi infatti ha detto: “C’è anche la possibilità che domani tutto il Pdl voti la fiducia a Letta. Mi sembra che sia questo l’orientamento che sta maturando. Certo chi non vuole rimanere nel Pdl se ne andrà per fare numero. Noi rimaniamo nel Pdl; nessuna scissione”. Naturalmente c’è chi rimane sulla linea dell’ortodossia: Sandro Bondi infatti ha detto che voterà la fiducia solo se a chiederglielo sarà Berlusconi. “A questo punto, pur essendo convinto che la cosa migliore sia sfiduciare questo governo, voterò la fiducia solo se me lo chiedesse il Presidente Silvio Berlusconi. Nessun altro” ha detto. Per quanto riguarda gli appartenenti al gruppo dei 40 menzionato da Giovanardi, si stanno facendo diverse ipotesi. Sicuramente c’è Maurizio Lupi, che sin da subito aveva espresso la sua contrarietà alla richiesta di dimissioni. Con lui, dovrebbero esserci gli altri esponenti del movimento di Comunione e liberazione che fanno parte del Pdl. Altri appartenenti al gruppo sarebbero i senatori provenienti dalla Sicilia, da sempre legati ad Alfano.Il loro impegno? Un esecutivo che duri fino al 2015, modifica della legge elettorale e varo dei provvedimenti economici. Anche gli ex Movimento cinque stelle, in tutto quattro senatori, si dicono pronti a votare la fiducia a Letta.