Mancano solamente pochi giorni al primo voto per eleggere il nuovo presidente della Repubblica e Matteo Renzi ha intenzione di ricreare l’unità all’interno del suo partito dopo le forti tensioni degli ultimi giorni. Nonostante le critiche rivolte alla minoranza Pd che ha ostacolato il passaggio dell’Italicum al Senato, il premier sembra intenzionato ad aprire a Pier Luigi Bersani: “Il nome del Quirinale lo voglio e lo devo concordare con la minoranza. Per me il metodo non cambia, anche dopo lo scontro sull’Italicum”, avrebbe detto Renzi, come riportato oggi da La Repubblica. Il capo del governo tende una mano, ma a precise condizioni: “Quelli della minoranza pensano di spingermi a indicare per il Colle uno di loro. Ma non hanno capito niente, se pensano di usare questa tattica con me si sbagliano”. Potrebbe quindi arrivare presto un incontro con Bersani per trovare un nome condiviso, forse già tra martedì e giovedì della prossima settimana. “Riuniamo prima i gruppi parlamentari nostri, poi vediamo gli altri gruppi”, avrebbe proposto Roberto Speranza. Per quanto riguarda il toto-nomi per il prossimo inquilino del Colle, è il quotidiano Il Giorno a rivelare che Giuliano Amato potrebbe già contare su 590 voti: sarebbe lui infatti il candidato al momento più probabile per succedere a Napolitano, seguito dal giudice costituzionale Sergio Mattarella e Anna Finocchiaro.