Michele Anzaldi va all’attacco dei vertici della Rai. Segnalando come occorra “dare un senso al canone che ora tutti pagheranno in massa”. Il deputato Pd cita il caso della messa in onda dell’intervista a Luca Varani durante il programma “Storie maledette” di Franca Leosini. “È servizio pubblico? No. Infatti è insorto tutto il Parlamento. Ma loro due, Dall’Orto e Maggioni, si sono giustificati, hanno chiesto scusa? Zero: come sempre muti nel loro silenzio, altezzoso e arrogante”, diceil membro della commissione vigilanza della Rai in un’intervista a Il Corriere della Sera. L’apertura del Festival di Sanremo, con la presenza tra gli ospiti di Elton John, riaccende una polemica sul canone Rai. Matteo Salvini ha detto infatti che “la maggioranza degli italiani è contraria ad azioni gay, utero in affitto e genitori 1, 2, 3 e 4. Se Elton John ci fa un pippone a Sanremo su Rai 1 pagato con i soldi nostri, il canone se lo paga lui”. Mario Adinolfi è sulla stessa linea e su Twitter scrive: “Perché le famiglie italiane devono pagare lo spot all’utero in affitto di Elton John a Sanremo? Quanto ci costa?”. Tanti i commenti pro e contro queste dichiarazioni. Vedremo se stasera Elton John si limiterà a cantare oppure farà qualche dichiarazione su unioni civili e stepchild adoption.
Il dibattito sul canone Rai a Rustega, in provincia di Padova, arriva anche in chiesa. Lo riferisce Il Mattino, spiegando che don Marco Scattolon, locale parroco, nella sua “cartolina domenicale” scrive: “Se per noi è più facile da quest’anno pagare il canone, per voi non sia più facile sperperare il canone. Anche la nostra pazienza ha un limite”. Il sacerdote se la prende con la tv pubblica e se da un lato riconosce che la nuova modalità di pagamento eviterà che ci siano dei “furbetti” che non pagano, dall’altro chiede che i maggiori introiti non vengano sprecati o spesi in malo modo. “Segnalateci quanto ci costano certi presentatori, da Fabio Fazio alla Clerici per le sue frittate, fino a Carlo Conti con i suoi quiz”, scrive Scattolon. Che conclude poi con un appello: “Cara Rai, non sprecare i soldi di tutti”.
La decisione del Governo presieduto dal Governo Renzi di inserire il pagamento del canone Rai nella bolletta energetica, prevista nell’ultima Legge di stabilità, ha messo in apprensione quella fetta di italiani (circa un terzo della popolazione) che statistiche alla mano non l’hanno pagato. Un’apprensione che viene dettata dalla paura di vedersi recapitare sulla bolletta energetica non solo l’importo per il canone 2016 ma anche gli arretrati. Tuttavia per il momento questa possibilità non sembra contemplabile in quanto la stessa Rai fa presente sul sito dedicato al canone, come “le modalità di riscossione del canone mediante addebito in bolletta elettrica riguardano esclusivamente i canoni maturati dal 1 gennaio 2016 e non eventuali arretrati precedentemente maturati”. Staremo a vedere se ci saranno eventuali sviluppi in merito.