Polemiche dopo la decisione di Pietro Grasso di costituire il Senato parte civile nel caso della presunta compravendita di senatori da parte di Silvio Berlusconi. Come si sa, in un primo momento era stato deciso di non procedere, poi Grasso a sorpresa ieri sera comunicava invece la decisione di costituirsi parte civile nel processo. Ovvia l’ira di Forza Italia, che oggi, durante la replica in aula del presidente del senato, ha lasciato polemicamente la seduta. Alcuni di loro hanno anche gridato vergogna nei suoi confronti. Dure poi le parole della portavoce di Forza Italia, Mara Carfagna, che ha detto di augurarsi che nella decisione di Grasso non abbia influito Giorgio Napolitano. A lei ha risposto lo stesso Grasso, dicendo di aver deciso in piena autonomia al di sopra delle parti. Spiegando perché mai in precedenza il senato si era costituito parte civile a un processo, Grasso ha detto che non si era mai verificato prima un caso del genere, aggiungendo che se l’aula fosse d’accordo si potrebbe anche revocare la decisione, ma resta comunque una prerogativa del presidente del senato stesso. Con Forza Italia, anche il Nuovo centrodestra e la Lega. Da parte di Elisabetta Casellati di FI la richiesta a Grasso di dimettersi mentre Capezzone è andato giù pesante: “La scelta è una vera e propria ‘fatwa’ contra personam nei confronti di Silvio Berlusconi. E’ evidente la volontà di accanimento personale verso il leader del centrodestra”. Confermando il suo riallineamento con il centrodestra, anche Casini ha criticato la decisione di Grasso: “E’ grave spaccare il Senato o l’organo di presidenza su un giudizio di carattere morale espresso dal Presidente”.