Alle Elezioni Amministrative per i Ballottaggi non è consentito il voto disgiunto: se casomai avesse avuto qualche dubbio prima di recarvi dentro l’urna sulla possibilità o meno di scegliere una lista collegata ad un sindaco e poi votare l’altro candidato, il regolamento delle Comunali non prevede quanto invece avviene nel primo turno. Il voto non viene annullato se il segno sulla scheda elettorale verrà messo su una lista a sostegno del candidato sindaco, il voto infatti in quel modo andrà direttamente a tale candidato. Ma non è invece previsto che si possa “disgiungere il proprio voto”: non si può infatti porre un segno su un candidato e su una lista che appoggia l’altro candidato. Le preferenze sulle liste infatti sono già state espresso al primo turno, mentre oggi si sceglie solamente il sindaco che possa guidare il prossimo Consiglio Comunale eletto (in attesa dei numeri dei seggi in base ai risultati del Secondo Turno con premi di maggioranza “validi”) durante il voto delle Amministrative del 10 giugno scorso. (agg. di Niccolò Magnani)
Qui le ultime notizie per Ballottaggi Elezioni Amministrative 2018: affluenza – sondaggi
COME CAMBIA LA SCHEDA ELETTORALE
Gli accorgimenti e le accortezze per le operazioni di voto di questi Ballottaggi sono pochi e semplici, anche se va detto che la scheda elettorale in mano ai votanti in queste ore viene evidentemente cambiata notevolmente. Intanto, a differenza del primo turno, la scheda dei Ballottaggi è divisa a metà; in ognuna delle due parti in alto vi si trova un rettangolo con il nome del candidato sindaco. Nella parte inferiore invece non ci sono i candidati al Consiglio – già eletti al primo turno – bensì tutte le liste a sostegno del candidato sindaco che addirittura potrebbero essere anche di più rispetto a due settimane fa. Infatti è previsto dalla legge che nel caso in cui alcune delle liste escluse al primo turno avessero deciso di sostenere uno dei due candidati rimasti, allora l’appartentamento sarebbe indicato anche con il segno della lista accanto alle altre già presenti al primo turno delle Elezioni Comunali. Anche se si fa un segno su una lista che sostiene un candidato, il proprio voto andrà a quel candidato; nello stesso modo, il voto viene considerato valido se si barra sia una lista che il candidato appoggiato da quella lista. (agg. di Niccolò Magnani)
AL VOTO SOLO CHI ERA MAGGIORENNE AL 1° TURNO
Sono iniziate circa quattro ore e mezza fa le operazioni di voto per i ballottaggi delle comunali 2018. Sono ben 75 i comuni che oggi andranno al voto, e che nelle prossime ore eleggeranno il loro nuovo sindaco o confermeranno il precedente. Ricordiamo alcune piccole regole per votare. Prima di tutto la questione dell’età. Molti si chiedevano se un neo-maggiorenne che non ha potuto votare al primo turno, perché ha compiuto gli anni dopo il 10 giugno, poteva votare ai ballottaggi. La risposta è no, visto che devono votare nei due turni lo stesso numero di aventi diritto al voto, e di conseguenza, solamente chi aveva compiuto la maggiore età alla prima tornata, potrà presentarsi alle urne anche quest’oggi. Ricordiamo che per votare bisognerà portare un documento d’identità in corso di validità, oltre ovviamente alla tessera elettorale. Ci si dovrà inoltre recare presso il seggio indicato con il numero sulla scheda di cui sopra. Infine, vi ricordiamo che non è permesso il voto disgiunto, ovvero, votare un candidato sindaco e una differente lista. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
URNE APERTE
Nuova tornata di elezioni quest’oggi in Italia. Dalle ore 7:00 di questa mattina fino alle ore 23:00 di questa sera, si voterà per i ballottaggi delle comunali, quei paesi della nostra penisola che non sono riusciti ad eleggere un candidato due settimane fa. Come detto sopra, le urne si sono aperte circa 2 ore fa, e per ora non sono ancora stati pubblicati i dati sulle affluenze, che arriveranno come al solito attorno all’ora di pranzo. Si tratta di un nuovo test anche per il governo gialloverde formato da esponenti della Lega e del Movimento 5 Stelle, insidiatosi ufficialmente soltanto poco tempo fa. I due leader, Salvini e Di Maio, cercheranno di tastare con mano l’umore degli italiani, in base ovviamente ai voti che i due schieramenti riceveranno. Ricordiamo che fra i 75 comuni al ballottaggio, vi sono anche 14 capoluoghi di provincia, di cui sette con ballottaggio fra centrodestra e centrosinistra, precisamente Ancona, Brindisi, Massa, Pisa, Siena, Sondrio, Teramo, tre fra centrodestra e civico (Messina, Siracusa, Viterbo), c’è quindi Imperia, dove entrambi i candidati sono di centrodestra, e infine tre fra centrodestra, centrosinistra, civico e MS5, precisamente Terni, Avellino e Ragusa. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ELEZIONI COMUNALI 2018, SONO 75 I COMUNI AL VOTO
Saranno 75, lungo tutta la penisola tra grandi e piccoli centri, le amministrazioni comunali che andranno al voto questa domenica 24 giugno per i ballottaggi del precedente turno delle elezioni comunali 2018: in totale, saranno intenzionati da questa tornata elettorale supplementare circa 2,8 milioni di italiani e, come sottolineato dai mezzi di informazione nelle ultime ore, tutto cambia rispetto al primo turno, con le operazioni di scrutinio che inizieranno già in serata, subito dopo la chiusura dei seggi, e le nuove regole per votare dato che in questo caso a essere eletto sarà il candidato che ha ricevuto più voti e non faranno testo le liste dato che, come i diretti interessati stanno ricordando ai propri elettori, barrare pure la lista porterebbe all’annullamento del voto dal momento che non sarebbe chiara la scelta. Ad ogni modo, rispetto al turno precedente, gli errori dovrebbero essere ridotti al minimo e anche le operazioni di spoglio e i relativi exit poll, per quanto si possa ritenerli affidabili o meno, saranno molto più veloci e potrebbero dare a stretto giro di posta il nome del nuovo sindaco. (agg. di R. G. Flore)
ELEZIONI COMUNALI 2018, TUTTI GLI ERRORI DA EVITARE
La procedura di votazione ai ballottaggi di domani, domenica 24 giugno, è in teoria molto più semplice rispetto a quella del primo turno. Nonostante ciò, ci sono alcune accortezze da seguire per non rischiare che il voto venga annullato. La presenza dei simboli delle liste potrebbe, ad esempio, spingere l’elettore ad esercitare il cosiddetto voto disgiunto, che è previsto al primo turno ma non al ballottaggio. La scheda elettorale sarà molto più semplice: a destra il nome di un candidato sindaco con le liste che lo appoggiano, a sinistra il nome del rivale, anche lui con le liste che lo sostengono. In teoria l’elettore ha solo un’opzione: mettere una croce nel rettangolo dove è contenuto il nome del candidato sindaco che intende votare, ma è considerato valido anche il voto in cui c’è una croce fuori dallo spazio contenente il nome del candidato, quindi su una o più liste collegate. Valido è anche il voto con il segno sul nome del candidato sindaco e su una o più liste collegate. In entrambi i casi il voto viene dato al candidato sindaco corrispondente. Non è invece possibile votare una lista che non rientri tra quelle che sostengono il candidato segnato. Visto che la scelta sulle liste è stata già effettuata al primo turno, in questo caso non sarebbe chiara la scelta dell’elettore tra i due aspiranti sindaci. (agg. di Silvana Palazzo)
ORARIO APERTURA DEI SEGGI
Come si vota ai ballottaggi, Elezioni Comunali 2018: domani, domenica 24 giugno 2018, si torna alle urne dopo il primo turno del 10 giugno 2018. Sono quattordici i comuni capoluoghi di provincia in cui si ritorna al voto, una percentuale alta rispetto ai venti di appena due settimane fa: Siena, Pisa, Massa, Imola, Ancona, Ragusa, Messina, Sondrio, Teramo, Terni, Viterbo, Brindisi, Avellino, Imperia. In totale, invece, sono settantacinque i comuni sopra i 15 mila abitanti che andranno alle urne per non aver raggiunto il 50 per cento più uno dei voti alla prima occasione. Le operazioni di voto inizieranno alle ore 7.00, per chiudersi alle ore 23.00: attesi riscontri sull’affluenza, con il timore che possa drasticamente calare dopo i buoni risultati ottenuti recentemente. Come accaduto al primo turno, la scheda elettorale resta una sola: si presenterà con due grossi rettangoli in cui saranno riportati il nome dei candidati che sono stati più votati al primo turno con i simboli delle liste che li sostengono.
COME SI VOTA AI BALLOTTAGGI?
Nonostante sia raccomandabile esprimere il proprio voto facendo una “x” sul nome del candidato sindaco, è possibile tracciare un segno su uno dei simboli delle liste collegate al sindaco: in questo caso il voto sarà cosniderato valido, così qualora il segno fosse tracciato sia sul candidato che su uno o più simboli delle liste. Il voto sarà considerato non valido se l’elettore barrerà un candidato sindaco e una lista collegata al suo rivale. Per contrastare eventuali bufale che circolano sul web, potrà recarsi alle urne anche chi non è andato a votare al primo turno 10 giugno 2018: sarà necessario avere con sé la propria tessera elettorale e un documento di identità valido. Chi ha smarrito la tessera o ha terminato gli spazi per i timbri, è possibile richiedere una tessera nuova presso gli uffici elettorali del proprio Comune. Sarà eletto come nuovo sindaco il candidato che otterrà il maggior numero di voti, senza alcun tipo di percentuale minima da superare.