A quanto pare il via libera sul piano industriale di Mps potrebbe arrivare presto, forse entro metà giugno. E Alessandro Falciai è molto ottimista sul fatto che la trattativa si chiuderà con un esito positivo. “Noi siamo il banco di prova in Europa e io sono molto ottimista”, ha detto il Presidente di Montepaschi in un’intervista a Il Sole 24 Ore. Resta da capire se questo ottimismo sia legato anche al braccio di ferro che sarebbe in corso sui tagli da operare al personale e agli sportelli della banca. Le indiscrezioni dicono che Marco Morelli è molto rigido su questo punto, che però è senza dubbio essenziale per arrivare a un accordo con le autorità europee. Ieri, secondo quanto riporta il quotidiano di Confindustria, i vertici di Mps hanno incontrato i funzionari del Tesoro che stanno seguendo il dossier. Sembra invece ormai definito positivamente il capitolo riguardante gli Npl, con la cartolarizzazione che verrà compiuta con il coinvolgimento di Altante, Fortress e Fonspa.
Mentre Mps attende sviluppi sulla trattativa con Bruxelles, che potrebbe andare a buon fine nelle prossime due settimane, Berenberg ha dedicato un report alle banche italiane da cui non esce fuori un quadro molto positivo. Il Giornale ne riporta alcuni stralci, nei quali si evidenza come l’ormai sempre più vicino rialzo dei tassi possa rappresentare un problema e non un’opportunità per le banche italiane. Di fatti un aumento dei tassi dovrebbe far aumentare la redditività dell’attività creditizia per le banche. Ma quelle italiane devono scontare il problema degli Npl, che ancora continua a pesare sui bilanci. “Nonostante la pianificazione o la ricapitalizzazione abbia raggiunto quasi 40 miliardi negli ultimi 18 mesi, stimiamo che le banche italiane abbiano bisogno di 40-90 miliardi di nuovo capitale”, scrivono gli analisti di Berenberg. Non proprio piccole cifre facili da trovare sul mercato.
Durante le considerazioni finali nel corso dell’assemblea annuale della Banca d’Italia, Ignazio Visco ha parlato anche di Mps, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, spiegando che il confronto tra autorità italiane ed europee per la ricapitalizzazione precauzionale sta andando avanti. Tassa AirBnb, scatta la cedolare secca sui contratti di affitti brevi inferiori ai 30 giorni. Per gli intermediari adempimenti importanti. Il Governatore ha ricordato che “l’impiego di fondi pubblici, pur se conveniente sul piano economico e finanziario è ora assoggettato a limiti stringenti anche dopo il coinvolgimento di azionisti e detentori di passività subordinate”. A proposito della nuova normativa sul bail-in, secondo quanto riporta Ansa Visco ha ricordato che “non possiamo correre il rischio di intaccare la fiducia nelle banche e nel risparmio da esse custodito”.
Oggi si terrà l’assemblea annuale della Banca d’Italia, con la consueta relazione del Governatore Ignazio Visco, il cui mandato scadrà alla fine di ottobre. Per Elio Lannutti sarebbe l’occasione giusta per “una severa autocritica su un sistema bancario gravato da 345 miliardi di crediti deteriorati lordi, frutto di troppi affidamenti clientelari, su crac e dissesti bancari col concorso del controllore, a cominciare da Mps oggetto di ulteriore ricapitalizzazione da 9 miliardi con fondi pubblici”. Il Presidente dell’Adusbef, in una nota, vorrebbe che il Governatore “in un atto di umiltà, ravvedimento operoso e risarcimento postumo a 350.000 famiglie espropriate di Banca Marche, Banca Etruria, CariFerrara, Carichieti, Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza, Mps, CariCesena, chieda scusa e si dimetta, invece di auspicare un pietoso reincarico, facendo ammenda sui danni provocati al sudato risparmio, immolato sul feticcio del bail-in approvato all’insaputa di Visco e del ministro Padoan”.
Enrico Rossi ribadisce di essere favorevole all’intervento pubblico in Mps e anzi di averlo chiesto in tempi non sospetti, “quando tutti mi davano del matto o del comunista”. Il Presidente della Regione Toscana, a margine della firma del Protocollo per Siena, ha voluto fare il punto sulla situazione della banca, spiegando che l’intervento dello Stato c’è stato anche negli Stati Uniti, con tra l’altro dei guadagni per le casse pubbliche una volta che le banche sono state rimesse sul mercato. Ora, secondo quanto riporta ilcittadinoonline.it, Rossi vorrebbe che si lavorasse per attuarne l’impatto della crisi di Monte dei Paschi, cercando il confronto continuo con i sindacati e facendo sì che “ci sia giustizia anche nel senso degli stipendi dentro un ragionamento che tutto è ormai nelle mani dello Stato”. La situazione di Mps viene definita da Rossi una ferita “non solo a Siena, ma in tutto il cuore della Toscana”.
Il Governatore ha ricordato che ancora probabilmente ci saranno delle conseguenze per la crisi della banca e bisognerà “prenderne atto e guardare avanti cercando di tutelare al massimo il lavoro”. Quindi, ha voluto ribadire che “se cinque, sei anni fa, o anche meno, si fosse intervenuti facendo entrare capitale pubblico, nazionalizzando la banca per rimetterla poi sul mercato, lo Stato ci avrebbe guadagnato e Montepaschi non sarebbe stato nelle condizioni in cui è”. Ora non resta comunque che aspettare la conferma, da parte delle autorità europee, del via libera alla ricapitalizzazione precauzionale, con cui lo Stato arriverà a circa il 70% del capitale.