E’ polemica a Roma in vista delle elezioni comunali 2016 che si avvicinano sempre di più: gli italiani infatti saranno chiamati alle urne domenica 5 giugno. Nella Capitale la candidata del M5s Virginia Raggi ha dichiarato, come riporta Leggo.it, che nel caso in cui fosse eletta sindaco e ricevesse un avviso di garanzia sarebbe il fondatore del Movimento Bepope Grillo a decidere sulle sue eventuali dimissioni. Dichiarazione che ha subito provocato reazioni da parte degli altri candidati alla poltrona di sindaco. Eccole, come si legge sulla testata. Il candidato del Pd, Roberto Giachetti ha affermato: “Di fatto le decisioni su questa città si realizzeranno a Milano. Se i romani cercano un sindaco con le mani libere che decide a Roma e da solo l’opzione è la mia”. E il senatore del Pd, Stefano Esposito: “Raggi continua a dimostrare di essere eteroguidata da Casaleggio”. Secondo poi il capogruppo alla Camera di FdI-An, Fabio Rampelli, “Raggi come Bertolaso, una gaffe al giorno… può fare giusto il sindaco di Topolinia”.
Arrivano anche i portafortuna in vista delle elezioni comunali 2016 in programma domenica 5 giugno. Si voterà per rinnovare i sindaci e i consigli comunali di oltre 1300 comuni tra cui vari capoluoghi di regione, compresa la capitale Roma. A Milano si è svolta ieri “Hasta la fiesta”, un evento di raccolta fondi della lista ‘Sinistra x Milano’. Il candidato sindaco del centrosinistra Giuseppe Sala, come si legge su Il Giorno, si è aggiudicato all’asta per 550 euro i calzini rossi portafortuna del sindaco uscente Giuliano Pisapia. ‘Sinistra x Milano’ è la formazione del centrosinistra milanese che sostiene Sala alle elezioni comunali 2016. Tra gli altri oggetti all’asta il frac indossato dal cantautore Roberto Vecchioni che è stato battuto a 300 euro, gli stivali indossati dal comico Claudio Bisio durante i festeggiamenti per la vittoria elettorale del centrosinistra alle comunali del 2011, le prime pagine dei quotidiani il giorno dopo la vittoria, ricomprate dallo stesso sindaco per 160 euro.
Le elezioni comunali 2016 a Roma e Milano vivono il medesimo periodo di campagna elettorale convulsa e ricca di attacchi e accuse tipicamente in clima pre-elettorale: se però a Milano Sala e Parisi stanno trovando difficoltà specialmente nelle compagini interne delle liste, a Roma è la popolazione che sta facendo sentire alcune distanze dai candidati sindaco. È quanto accaduto per esempio ieri sera a Giorgia Meloni che accompagnata da Matteo Salvini, ha fatto visita ad un campo rom in via Candoni, ricevendo insulti e contestazioni su larga scala. I rappresentanti della destra italiana si erano presentati al campo nomadi per la visita elettorale simbolo di lotta contro il nomadismo e come era ampiamente prevedibile sono stati contestati. «Sciacallo, via dal nostro campo», “odio la Lega” e “Non vogliamo Salvini in campo, via” sono stati gli epiteti lanciati contro il leader della Lega Nord, il quale probabilmente aveva previsto e ha comunque scelto di presentarsi assieme alla sua capolista nelle file della Meloni, Irene Pivetti. «Non devono esistere i campi rom, regolari o irregolari. La gente che sta qui deve trovarsi una casa. I campi rom non esistono nemmeno in Romania», ha scritto su Facebook dopo aver risposto ai contestatori mandando provocatori baci con la mano. «Avevamo immaginato che il clima non sarebbe stato accogliente. Siamo qui per raccontare da fuori un simbolo di realtà che a Roma non possono più esistere», ha voluto commentare la candidata sindaco alle elezioni comunali Giorgia Meloni. Prosegue il clima acceso nella Capitale con la Meloni che, per recuperare i voti che si stanno dirigendo su Marchini, prova a dare una “stretta” alle preferenze a destra, rilanciando la campagna contro i campi rom e il disagio presente all’interno di queste realtà simbolo della povertà e del degrado sociale.