Massimo D’Alema, a Bologna per presentare l’ultimo numero della rivista Italiani europei, commenta così il voto sulla fiducia a Letta e il clamoroso dietrofront di Silvio Berlusconi: “C’e una novità indiscutibile, che Berlusconi non è più componente indispensabile di questa maggioranza. Praticamente è come se non ci fosse”. “Ci saranno altri colpi di coda – ha aggiunto l’ex presidente del Copasir – ma mi sembra che il ruolo centrale e determinante di Berlusconi nella vita politica italiana sia stato molto ridimensionato da questa vicenda”. “Dicono che un uomo politico che non cambi idea vuol dire che non è intelligente, ma Berlusconi ha cambiato idea quattro volte nel corso della mattinata vuol dire che è un genio”, a commento del vorticoso valzer che ha visto protagonisti un Pdl frastornato e il suo leader. D’Alema spiega quindi che dopo il voto di fiducia di oggi “il governo Letta esce rafforzato perché nessuno ha la forza di farlo cadere”. “Per l’Italia e l’Europa è una buona notizia il fatto che abbiamo un governo. Abbiamo quindi di fronte a noi una prospettiva di stabilità e di rinnovato impegno per le riforme. Questo è un dato positivo” ha concluso D’Alema. Diverso il commento di Nichi Vendola, il leader di Sinistra Ecologia e Libertà intercettato dai cronisti a Montecitorio: “Siamo di fronte a una delle più importanti crisi che il sistema politico abbia mai registrato che si consuma in forma paradossale con una maggioranza che viene schiantata dalla contesa della destra contro i principi dello stato di diritto, ed alla fine di questa crisi la maggioranza appare allargata, accresciuta, con una splendida capacità di seppellimento delle questioni reali che gravano sulle spalle dei cittadini italiani”.