E’ iniziata l’assemblea dei grandi elettori del pd in diretta streaming in occasione dell’elezione del Presidente della Repubblica. Matteo Renzi presenta la scelta del nome di Sergio Mattarella (clicca qui per leggere la sua scheda) spiegando che “facciamo parte di una comunità quindi la prima considerazione nel fare un nome è stato ripartire dall’esperienza del 2013 ed esprimere un senso di continuità”. Specialmente si sofferma sul valore che può dare un personaggio con la sua storia e specialmente le garanzie che può dare: “arrivare a questo passaggio significa offrire un nome che esprima i criteri esposti dalle delegazioni, il profilo istituzionale e costituzionale su tutti.”. Non poteva mancare il riferimento alla legge elettorale che lo ha visto protagonista e tanto discussa in passato “Sergio Mattarella è il padre della legge elettorale il cui nome è stato poi storpiato. La sua legge ha un grande merito: la formazione almeno parziale dei collegi. Questa impone al politico di metterci la faccia e di farsi trovare sul territorio.”
E’ in programma alle ore 13 di oggi l’assemblea dei grandi elettori del Partito Democratico durante la quale Matteo Renzi farà probabilmente il nome di Sergio Mattarella per la presidenza della Repubblica. La prima operazione di voto per eleggere il successore di Giorgio Napolitano è poi prevista due ore più tardi, alle 15. Sembra dunque che il premier voglia insistere sull’ex vicepresidente del Consiglio, ministro e giudice costituzionale, un nome che potrebbe convincere la minoranza Pd ma non Silvio Berlusconi che vorrebbe invece vedere al Colle Giuliano Amato. Prima dell’assemblea dei grandi elettori, trasmessa dal Partito Democratico in diretta streaming, Renzi ha incontrato la delegazione Pd a Palazzo Chigi: presenti tra gli altri anche il presidente del Pd Matteo Orfini e i vicesegretari Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani, oltre ai capigruppo di Camera e Senato Roberto Speranza e Luigi Zanda. Questa mattina invece il capo del governo avrebbe avuto un colloquio anche con il magistrato Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità anticorruzione, un altro nome che nelle scorse settimane è circolato con insistenza tra i possibili candidati per il Quirinale.