Alcuni ricordano Claudio Scajola come l’uomo della casa acquistata “a sua insaputa”, altri per aver dato del “rompic…” a Marco Biagi ucciso pochi mesi prima dalle Br. Di sicuro è nuovamente sindaco di Imperia, dove fu eletto 38 anni fa. Oggi, all’età di 70 anni, è tornato primo cittadino sbaragliando al ballottaggio proprio quel centrodestra per il quale ha ricoperto gli incarichi più importanti della sua carriera politica. Nella sfida interna al centrodestra ha superato Luca Lanteri, una volta suo delfino, l’uomo di Giovanni Toti. Il suo no alla candidatura di Scajola ha spaccato gli elettori di centrodestra. L’ex ministro ha vinto allora con il sostengo delle quattro liste civiche e non è escluso che abbia ricevuto anche i voti democratici in chiave anti-Toti. Ha ottenuto nel secondo turno delle Elezioni Comunali 2018 il 52,05% dei voti contro il 47,95% di Lanteri. Quindi, Scajola è sindaco per la prima volta dopo le avventure del 1980 (fino al 1982) e del 1990 (fino al 1995).
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IMPERIA, SCAJOLA SINDACO: “HO VINTO CONTRO IL RESTO DEL MONDO”
«Ho vinto da solo contro il resto del mondo». Così Claudio Scajola commenta la sua vittoria a Imperia. Il nuovo sindaco ha decretato la fine del centrodestra: «Non c’è più. Esiste un governo Lega 5Stelle che non farà bene al Paese. Io ho unito il civismo di vari orientamenti. Imperia può essere esempio per il Paese». A fare la differenza per Scajola è stato il suo «progetto civico basato sul concetto di comunità e sulla soluzione dei problemi della gente, dall’altra centrosinistra, centrodestra e i grillini». Il suo successo è stato forse meno netti di quanto ci si aspettava nei numeri, visto che ha prevalso per poco più di quattro punti percentuali. Tradotto in numeri interi, ha vinto per 642 voti rispetto all’avversario. Ora però Scajola guarda al futuro e al suo progetto per rilanciare la città. «Dobbiamo fare in modo che Imperia sia una città dignitosa e manutentata – le parole riportate da Primocanale – Una città che possa accogliere in ogni momento i turisti. Negli ultimi 10 anni abbiamo vissuto una grave crisi, a Impria più che in altre realtà. Il primo obiettivo è quello di rilanciare il turismo di qualità per garantire posti di lavoro ai nostri giovani».