Che il dubbio venga se sia Donald Trump o Silvio Berlusconi in effetti comincia a diventare una cosa “seria”: politici dell’ultima ora, imprenditori e ricchi di successo, sbeffeggiato dalla stampa, dai media, dalla sinistra e alla fine però vincenti. In tanti hanno pensato ad parallelo tra i due personaggi, se poi però ci aggiungiamo anche le barzellette…. allora è incredibile la somiglianza. Se vi siete poi chiesti se la barzelletta raccontata da Silvio Berlusconi a Domenica Live a giugno scorso, per l’ultima volta in tv prima del malore e operazione al cuore, fosse la prima volta che la sentivate ecco, per quello ripassate. La forza comica del Cavaliere è sempre stata riadattare quanto già esistente sotto una sua speciale rivisitazione e spesso anche autoironica: di certo però proprio quella barzelletta sul famoso aereo è la stessa che è diventata virale in queste ore in tutta America dopo l’elezione di Donald Trump a nuovo presidente degli Stati Uniti. Nata per sbeffeggiarlo per che i cani italiani avranno certamente già sentito… Eccola riportata da Tgcom24: a bordo di un aereo che sta per precipitare, Trump è in compagnia di Papa Francesco, della star dell’Nba Stephen Curry e di un bambino di dieci anni. I paracadute a disposizione, però, sono solo 3. Curry e Trump giustificano il motivo per il quale devono assolutamente salvarsi, poi salutano la compagnia e si lanciano dall’aereo. A quel punto il Papa è pronto a lasciare il terzo e ultimo paracadute al ragazzino, che spiega il perché il gesto altruista del Pontefice non è necessario: “Quel furbo del presidente si è buttato col mio zaino…”. Per Silvio gli addendi cambiavano – c’erano Obama, Berlusconi e Putin – ma il succo non cambia: se non che su quell’aereo Obama era il presidente degli Usa, e nella nuova invece è proprio l’inquilino nuovo della Casa Bianca a precipitare…