UBI BANCA E MPS
Nel giorno in cui ha approvato conti e dividendo, Ubi Banca chiude in Borsa con un +0,9% sopra i 3,8 euro ad azione. L’amministratore delegato Victor Massiah in conferenza stampa è tornato a spiegare che l’aggregazione con Mps era stata analizzata circa due anni fa, ma si è poi valutato che non ci fossero le condizioni per portare a termine l’operazione, che non è stata più analizzata da Ubi. Montepaschi ha chiuso la giornata a Piazza Affari con un rialzo del 5,5%, restando sopra quota 2,9 euro ad azione. Dietro l’andamento positivo del titolo, secondo alcuni commentatori, ci sarebbe due novità di giornata. La prima è la raccomandazione di Barclays passata a equalweight da underweight, seppure con un abbassamento del target price a 3,1 euro. La seconda riguarda invece la richiesta di proscioglimento per gli ex vertici di Montepaschi dall’accusa di aggiotaggio e falso in bilancio nella vicenda relativa alla presunta non corretta contabilizzazione dei derivati Alexandria e Santorini. Dunque l’ex Amministratore delegato Fabrizio Viola, l’ex Presidente Alessandro Profumo e l’ex numero uno del collegio sindacale Paolo Salvatori potrebbero essere non processati. Ancora l’udienza preliminare non si è chiusa e altre udienze sono state fissate nelle prossime settimane.
DA UBI BANCA NUOVO NO A MPS
Ubi Banca ha presentato il bilancio 2017 che ha visto l’ingresso di Banca Marche, Banca Etruria e Carichieti. L’esercizio si è chiuso con un utile contabile di 690,6 milioni di euro, quanto nell’anno precedente la banca aveva registrato una perdita di 830,2 milioni. Al netto delle componenti non ricorrenti legate alle acquisizione delle tre good banks, l’utile di Ubi Banca è stato pari a 188,7 milioni. “Il buon inizio d’anno ci permette di essere ottimisti sul 2018, l’attesa è di un risultato positivo, nettamente migliore del 2017”, ha detto Victor Massiah, amministratore delegato del gruppo. Il Presidente del Consiglio di sorveglianza, Andrea Moltrasio, ha invece voluto smentire ogni operazione riguardante Ubi Banca e Montepaschi. “Finché ci sono io non si compra Mps. Non ci sono le condizioni in questo momento”, ha infatti detto.
250 MILIONI PER RICAPITALIZZARE MPS LEASING & FACTORING
Mps in Borsa sale del 5,1%, superando quota 2,9 euro ad azione. Secondo quanto riporta Milano Finanza, nelle scorse settimane Montepaschi avrebbe deliberato il versamento di circa 250 milioni per la ricapitalizzazione della controllata Mps Leasing & Factoring. L’operazione sarebbe comunque condizionata dal via libera da parte della Bce. In precedenza Rocca Salimbeni aveva già proceduta all’aumento di capitale di Mps Capital Services (900 milioni di euro) e di Widiba, la banca online del gruppo (70 milioni di euro). Si tratta di operazioni di rafforzamento delle partecipate per cercare di rispettare gli impegni del piano industriale. Secondo il quotidiano finanziario, ad aprile Mps dovrebbe poter far partire la richiesta per la Gacs relativa alla tranche senior della cartolarizzazione degli Npl, che sta quindi procedendo secondo la tabella di marcia.
MORELLI RASSICURA GLI INVESTITORI
In Borsa Mps ha recuperato quasi il 9%. Secondo diversi commentatori, ciò è dovuto al viaggio che Marco Morelli ha voluto fare, a una settimana circa dall’assemblea di bilancio, a Londra, insieme al nuovo direttore finanziario Andrea Rovellini, per rassicurare la City sulla situazione della banca toscana. Secondo quanto scrive Milano Finanza, l’amministratore delegato di Montepaschi avrebbe fatto il punto sull’avanzamento del piano industriale, che al momento è in linea con quanto concordato con le autorità europee. Avrebbe inoltre fatto presente che il monitoring trustee chiesto dalla Dg Comp ha dato risultati positivi. Inoltre, ha ricordato che il programma di cartolarizzazione e cessione dei Non performing loans sta procedendo bene. Questo mese dovrebbe poter partire la richiesta dalla Gacs per la tranche senior.
Morelli avrebbe ovviamente presentato Rovellini alla comunità di investitori londinesi e i due avrebbero fatto capire di non vedere all’orizzonte una situazione contabile difficile per Montepaschi. Non avrebbero però anticipato nulla sui conti del primo trimestre dell’anno. Secondo il quotidiano finanziario anche nel corso dell’assemblea del 12 aprile verranno lanciati altri messaggi rassicuranti. Tuttavia potrebbero non mancare domande da parte dei piccoli azionisti, soprattutto circa le voci della possibilità di un nuovo aumento di capitale e delle intenzione del Tesoro. Nei giorni scorsi è stata avanzata anche l’ipotesi che la Cassa depositi e prestiti possa intervenire in Montepaschi e certamente anche su questo punto si attendono dei commenti da parte delle persone direttamente interessate.