I dati non sono ancora certi visto che lo scrutinio delle votazioni nel Lazio si è protratto e non poco dopo il 4 marzo, ma questa potrebbe essere la squadra all’opposizione con tutti i consiglieri M5s che appoggeranno Roberta Lombardi nel tentativo di osteggiare la maggioranza “zoppa” di Zingaretti che va configurandosi mentre il Viminale è al lavoro sui dati per confermare gli esatti numeri in Consiglio del Lazio. Si aggirano tra i 9 e i 10 seggi quelli conquistati dal M5s che è comunque calato di netto rispetto alle comunali vinte da Virginia Raggi nel 2016: assieme a Roberta Lombardi, nella provincia di Roma sarebbero eletti e sicuri anche Valentina Corrado, Davide Barillari, Marco Cacciatore, Francesca De Vito (sorella dell’attuale presidente dell’Assemblea in Campidoglio), Valerio Novelli (in vantaggio su David Porrello).
LE PREFERENZE A VITERBO
A Viterbo e provincia il M5S ha avuto una percentuale del 20,57% e 30.089 voti. La più votata Silvia Blasi con 126 voti, Maurizio Serafinelli con 960′ voti, Miriam Vitangeli 507 e Stefano Sensi 410. Una percentuale del 18,49% e 12.797 voti per i cinque stelle a Rieti e provincia. I due candidati ottengono rispettivamente Emanuele Loreti 1003 voti e Maria Rubini 877.
LATINA E FROSINONE, LE PREFERENZE DEI CANDIDATI
21,16% e 55720 voti per il M5S a Latina e provincia. La più votata Gaia Pernarella con 2035 voti, seguita da Gian Marco Muraro con 1586 voti; Pasqualino Pisano 1356, Lara Capuano 1301, Lucia D’Onofrio 1155 e Pasquale Palmisano 947. A Frosinone il M5S ottiene il 23,06% con 52.363 voti, Loreto Marcelli è il più votato con 2686 preferenze; Fernando Fioramont 2342, Martina Cocco 1948, Elisa Pellegrini 1732, Paola Indigeno 1236 e Alessio Carlino 952.
ROMA E PROVINCIA, LE PREFERENZE DEI CANDIDATI
Nella circoscrizione di Roma e provincia, il Movimento 5 stelle ha ottenuto il 22,75% dei voti con un numero di votanti pari a 407.470. Al primo posto della lista dei candidati Roberta Lombardi, candidata al ruolo di governatore, con 8988 voti; Valentina Corrado segue con 3303; Davide Barillari 2189; Marco Cacciatore 1943; Valerio Novelli 1420; Devid Porrello 1403; Pier Luigi Impedoveo 1288; Francesca De Vito 1223; Giuseppa Campo 933; Silvana Denicolò 809; Marco Agostini 758, Tiziana Alterio 640 e Nabdrea Vasselli 47
ROBERTA LOMBARDI SCONFITTA
Niente da fare per Roberta Lombardi, la candidata del M5s alla presidenza della Regione Lazio 2018. Per quanto i pentastellati sperassero di fare bottino pieno tra Politiche e Regionali, alla fine i cittadini laziali hanno premiato il lavoro di Nicola Zingaretti, governatore uscente. Oltre al danno, però, c’è anche la beffa: il Movimento di Roberta Lombardi, piazzandosi terzo alle spalle anche della coalizione di centrodestra guidata da Stefano Parisi dovrebbe portare a casa un numero di seggi molto esiguo. Questo per effetto di un premio di maggioranza che assegna 10 seggi allo schieramento che si piazza per primo (in questo caso il centrosinistra). Obiettivo di Zingaretti, a tal proposito, sarebbe arrivare a quota 26 consiglieri, con i 5 stelle che difficilmente riusciranno ad ottenere una rappresentanza in Consiglio che superi i 10 delegati.
LE PREFERENZE M5S
Ma chi è andato meglio nelle fila del M5s in queste elezioni regionali del Lazio? Nella squadra capitanata da Roberta Lombardi è stata proprio la candidata al governo della regione, come riportato da Affari Italiani, la più votata con oltre 4mila preferenze. Alle sue spalle, sempre in provincia di Roma, Valentina Corrado ha ottenuto oltre 2.600 voti, così come Marcello Loreti in provincia di Frosinone dovrebbe essersi attestato sugli stessi valori in termini di preferenze. Poco inferiori i numeri fatti registrare da Gaia Pernarella a Latina, con la candidata grillina che ha abbattutto di poco il muro dei 2000 voti, così come a Viterbo e Rieti hanno fatto Silvia Blasi ed Emanuele Loreti superano di poco le 2mila preferenze. Numeri più bassi per Davide Barillari, consigliere uscente e candidato presidente per il M5S nel 2013, che non è andato oltre le 1.300 preferenze. Numeri negativi anche per Devid Porrello, pure lui consigliere uscente e indicato come vice dalla Lombardi: quando lo scrutinio non era ancora ultimato aveva collezionato poco più di 600 voti.