Dal suo blog, Beppe Grillo prosegue la campagna elettorale. Questa volta lo fa attaccando duramente il sindaco di Firenze, Matteo Renzi. Che, da quando ha iniziato a gareggiare per le primarie che stabiliranno chi sarà il candidato premier del centrosinistra, non ha fatto nulla per nascondere che tra il governo locale e quello nazionale preferisce, ovviamente, il secondo. Non ci sarebbe nulla di male, non fosse per il fatto che, attualmente, ricopre ancora la carica di primo cittadino del capoluogo toscano. E che, quindi, ha dei doveri che si traducono in funzioni da espletare per il bene dei propri cittadini. Impresa difficile da compiere, girando l’Italia in camper. Il comico genovese non ha mancato di sottolineare tale incongruenze. Arrivando a definire immorale il fatto che un sindaco decida rimettere «il suo mandato per altri incarichi da lui considerati più importanti. E’ alto tradimento nei confronti degli elettori usati come un trampolino di lancio». Beppe Grillo, inoltre, fa presente che dal momento in cui ha inizio a competere per la leadership del centrosinistra, Renzi non si è ancora presentato una sola volta in Consiglio comunale. Per questo, Grillo lo ha definito addirittura un «arrampicatore politico», a cui la legge, in assenza dell’etica personale, dovrebbe impedirgli di fare quello che sta facendo. «Il fantasma di un ex sindaco si aggira in una Firenze strangolata dai debiti: è Matteo Renzi», dice il capo del Movimento 5 Stelle. Non solo. Secondo quanto riporta il blog, Renzi, negli ultimi mesi, si è degnato, al massimo, di recarsi in Consiglio, fare un mini comizio di poco più di mezz’oretta, per poi andarsene senza neppure ascoltare la replica dei consiglieri. Snocciolando una serie di dati, fa inoltre presente che nel 2012 su 39 sedute è stato assente 25 mentre dal’inizio delle primarie, dal 13 settembre 2012, quindi, non è mai entrato in Consiglio. Da qui, l’attacco si fa ancora più pesante. Per Grillo, infatti, tra i motivi per i quali Renzi non si è fatto pi vedere ci sono i 98 milioni di euro di debiti che il comune ha nei confronti dei suoi fornitori.
Grillo ha, infine, ricordato che i creditori sono in molti casi imprese che, a causa degli immani ritardi nel ricevere i pagamenti che spettano loro, si parla, in certi casi, addirittura di fatture risalenti dal giugno 2011, rischiano di chiudere. «Intanto – conclude – a Palazzo Vecchio sta arrivando una miriade di Decreti Ingiuntivi mentre Renzi si atteggia a Premier e prepara la Grande Fuga in Parlamento».